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La politica è passione: passióne passio / passi-onis «patire, soffrire». La politica è passione nel rapporto con gli altri; è andare oltre se stessi per rappresentare gli altri, non solo il proprio elettorato, ma tutta la collettività.

La politica, oltre ad essere passione, intesa come poc’anzi affermato, dev’essere anche: azióne   actio -onis, «agire», actus. L’agire, l’operare, in quanto espressione e manifestazione della volontà; s’identifica ora con atto, con attività, far seguire alle parole le azioni. La politica dovrebbe essere fatta di pensieri, parole e azioni per raggiungere specifici obiettivi concreti che rispondano ai bisogni dei cittadini.

Quando la politica non è passione, diventa un’occupazione come tante altre finalizzata al rafforzamento della propria visibilità.

Cosa sono oggi i partiti: agli occhi di noi giovani, i partiti sono dei contenitori vuoti.

La politica oggi è in crisi perché si parla dei singoli politici, delle loro bravate, si discute prevalentemente dei singoli personaggi politici piuttosto che di idee.
Ci sono sempre gli stessi “volti” a dirigere il tutto. Coloro che decidono sono prevalentemente anziani.

Manca il rinnovamento. E’, invece, importante ringiovanire la politica: unire la saggezza dei veterani con l’intraprendenza dei giovani. Spesso i politici promettono tante cose che poi non mantengono.

Gli scandali sono molto ricorrenti nel mondo politico italiano, questo impedisce alle nuove generazioni di avvicinarsi o perlomeno di riporre fiducia in coloro che li rappresentano. In politica non paga chi sbaglia, ma chi subisce. Occorre rifugiarsi nei libri di storia per trovare l’entusiasmo della partecipazione. La nostra generazione difficilmente trova degli esempi positivi in chi oggi fa politica.

Non è facile essere giovani in questi anni; la nuova generazione rappresenta la fascia debole del paese, costretta ai margini della società, senza la possibilità di mettere a frutto la propria intelligenza e le proprie capacità.

La politica non parla ai giovani. E’ lontana da noi perché troppo spesso è lontana dalla realtà.

I giovani di oggi si disinteressano della politica perché quando provano ad avvicinarsi, questa appare loro incomprensibile. Si utilizza un linguaggio astruso.

C’è poca chiarezza nelle posizioni assunte dai vari partiti e dai vari uomini politici che ne fanno parte. Troppa confusione negli schieramenti.

Le fonti informative più praticate dai giovani sono i telegiornali, che comunque trasmettono notizie selezionate ed interpretate. La televisione propina, giorno dopo giorno, trasmissioni che ammazzano la cultura e l’intelligenza dell’individuo.
Di politica non si parla all’interno delle famiglie se non per rivolgere critiche allo schieramento politico che governa oppure per parlare degli scandali di Berlusconi. Anche la scuola non fa nulla per aiutare i giovani ad interessarsi alla politica. Si dovrebbero prevedere iniziative di sensibilizzazione alla politica anche attraverso trasmissioni televisive e scuole di formazione (in passato per esempio vi erano le segreterie dei vari partiti, le sedi giovanili, oggi non vi sono più, non vi sono luoghi dove formare e fare crescere i giovani ed il loro entusiasmo nei confronti della politica. Non vi sono più i vivai della politica).

Non possiamo continuare ad essere governati passivamente. E’ finito il tempo del disimpegno, oggi noi giovani più che mai siamo chiamati a prendere posizione.

Noi giovani dobbiamo batterci per la libertà, per la pace, per la giustizia sociale. La libertà senza giustizia sociale non è che una giustizia fragile, che si risolve per molti nella liberta di morire di fame. Bisogna che la libertà sia unita alla giustizia sociale. Libertà e Giustizia Sociale sono un binomio inscindibile!

Dobbiamo lottate, essere tolleranti. Dobbiamo lottare per le nostre idee, per i nostri principi. Ai nostri avversari dobbiamo dire: io combatto la tua idea perche contraria alla mia, ma sono pronto a battermi sino al prezzo della mia vita perche tu la tua idea la possa esprimere sempre e liberamente.

Noi siamo la futura classe dirigente e dobbiamo prepararci per assolvere con dignità e serietà a questo nobile compito che ci attende: amministrare la Cosa Pubblica, fare Politica.

Amici ed amiche, vi vorrei chiedere una cosa che per me è assai importante: si può considerare libero un uomo che non ha lavoro? Che ha fame? Che è umiliato perchè non sa come mantenere i suoi figli ed educarli?  Amici, quest’uomo sarà libero di bestemmiare, ma non è la liberta come la si intende nel nostro gergo!  Onesta e coraggio. Noi dobbiamo essere onesti! La politica va fatta con le mani pulite! Se un uomo politico approfitta della politica per portare avanti i suoi interessi, non ha capito il vero senso della politica. Noi giovani dobbiamo difendere la Democrazia e la Repubblica! Non possiamo amministrare con le 3 F: festa, farina e forca. Perche prima o poi le feste passeranno, la farina finirà e la forca creerà ribellione.

L’amministrazione della nostra amata Italia, con i suoi 60 milioni di abitanti, baciata sovente dal sole cocente ed accarezzata dal mar Ligure, dal Tirreno, dallo Ionio, dall’Adriatico e dal Mediterraneo, incorniciata dall’azzurro cielo ed adornata dalla Città del Vaticano, da San Marino, da Roma che fu capitale dell’Impero Romano, centro politico e culturale della civiltà occidentale.

Abbracciata dal Monte Rosa e da quello Bianco. Osservata dalle alture degli Appennini, sino a quelle delle Madonie.

Adornata di preziose perle, quali la brillante Sicilia e la lucente Sardegna.

Ricca di astri come le Isole Eolie, Ischia, Capri, le isole Ponziane, le Pelagie, le Egadi e le Tremiti. Riscaldata dal tenero calore dell’Etna, del Vesuvio e dello Stromboli!

L’Italia, accarezzata dalla fine mano di forti uomini che hanno espresso ricordi come l’imponente Colosseo, Piazza Venezia, il Duomo di Milano, quello di Firenze, la Reggia di Caserta, il Teatro La Scala di Milano, Piazza dei Miracoli e la Torre di Pisa.

Ed altre mani, meno possenti, ma, degne di nota, come quelle che hanno donato alla nostra Italia: la Monna Lisa, il David di Michelangelo, l’Estesasi di Santa Teresa D’Avila del Bernini.

L’Italia, la nostra amata Italia, dipinta con l’inchiostro indelebile del Pirandello, del Foscolo, del Leopardi, del Manzoni e del grande Dante Alighieri!

L’Italia, con Verdi, Vivaldi, Paganini, Puccini ed il grande Luciano Pavarotti! L’Italia con Sordi e Fellini!

L’Italia di Leonardo Da Vinci, di Volta, di Galilei, di Marconi e Fermi! L’Italia del filosofo Benedetto Croce!

L’Italia, terra dura e faticosa ma anche tanto veloce come la Ferrari ed i cavalli del Palio di Siena.

Dolce, buona, gustosa e profumata come gli spaghetti e la pizza margherita!

W l’Italia!!!

W gli italiani!!!

a cura di Salvatore Bucolo