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di Monica Bauletti.

Questo è un libro IM: IMpegnativo, IMportante, IMpregnato.
È riduttivo chiamarlo romanzo perché è molto di più. L’autore Carmelo Aliberti con questo libro lascia alla letteratura italiana l’eredità della sua memoria. Tutto quello che ha vissuto e studiato in una vita intera dedicata alla cultura letteraria.

Nella narrazione, l’autore percorre tre filoni narrativi: intrecciando e sciogliendo il filo sottile dei ricordi, l’autore ritorna a tratti ai momenti rassicuranti della giovinezza. Tra le righe traspare la nostalgia per il perduto entusiasmo giovanile e la fiducia nel futuro, una fiducia che si è via via smarrita tra le delusioni di una vita soffocata dalle pieghe storte di una società malata. Ed è scivolando nel solco della rabbia che l’autore cavalca proprio come in groppa a un indomabile purosangue, il filone della denuncia dei tanti episodi di ingiustizie che l’hanno visto testimone e vittima fin dalla prima giovinezza. In questi frangenti l’autore rivela la sua forza nel resistere all’assuefazione e sfoga la delusione per le molteplici occasioni che, nel corso della storia, l’umanità non ha saputo cogliere per costruire un mondo migliore lasciandosi invece traviare dal miraggio di un potere tutto materiale e fine a se stesso condannando a morte la vera natura del genere umano.

Quindi passando attraverso i ricordi e la rabbia l’unica consolazione di un’anima ferita e delusa quale può essere se non la letteratura. È questo l’unico rifugio dove l’irriducubile poeta può approdare per saziare il bisogno di credere ancora che tutto può essere recuperato, che l’uomo può ancora redimersi e salvare il pianeta e le genti che verranno. Carmelo Aliberti denuncia il marcio per trovare la strada che porta oltre il suo inferno “a rivedere le stelle” di un Dante compagno di vita. Convinto che ancora ci sia un premio alla fine di un percorso onesto e buono.
È incredibile come L’autore riesca a darci un’immagine globale mantenendo il focus nella sua Sicilia. Isola meravigliosa che racchiude in sé grandi contrasti. Dove si mischiano sapori, bellezza, cultura, storia e grandi tragedie fatte di violenze e corruzione. Ed è come un Pollicino adulto e smarrito che l’autore ripercorre la strada che porta indietro nel tempo alla ricerca delle cause che hanno prodotto una società priva di coerenza. Seguendo le briciole ricostruisce il sogno nutrito dai tanti intellettuali, poeti, autori immortali.

In una società per lo più ignorante, Aliberti, con questo libro, fa capire quanto sia importante conoscere, leggere e studiare la storia per costruire un futuro degno di un’umanità felice.
Ricostruendo il passato si potrà forse capire quando c’è stata l’inversione di rotta che ha portato fuori strada il percorso dell’uomo.
Quali sono gli insegnamenti del passato che non sono stati capiti, quali gli errori ripetuti.
L’elemento deviante è di certo il desiderio di potere e del vincere facile che potrà anche produrre soddisfazioni di pochi e a breve termine, ma, come un fuoco di paglia,  impedirà il perdurare della felicità
Questo è il prezioso messaggio che scaturisce dalle Briciole di un sogno. Questo il monito di Carmelo Aliberti.