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Attenta e sempre di grande equilibrio e buon senso la riflessione, con utili messaggi da tenere in considerazione, l’analisi proposta dal nostro Alfredo Anselmo, ieri sera, ed ‘attualizzata’ all’oggi, fatidica data del 4 maggio, inizio della Fase 2 Post emergenza.

“Ci siamo quasi… ieri l’ultimo giorno del lockdown, della “chiusura dell’Italia” per combattere la diffusione del Covid-19.

Dall’8 marzo siamo tutti chiusi in casa (si fa per dire…) e oggi finalmente si potrà uscire.

Ma attenzione!!!

Non è un “liberi tutti” e questo va detto chiaramente.

Qualcuno ironizzando ha scritto “Oggi uscirà anche Mina!” ed è bellissima come battuta perché esprime effettivamente la stanchezza di un popolo per questa quarantena forzata.

Ma invece dobbiamo comprendere che non potremo uscire liberamente, incontrare amici, andare al bar come avveniva prima.

Non dovremo farlo. Non dovremmo.

Da oggi si riapre il Paese per chi deve andare a lavorare, tanti milioni di italiani che per poco meno di due mesi sono stati fermi.

Un piccolo allentamento ci sarà… infatti si potrà andare a fare una corsetta, cominciando a prender aria e sole, un beneficio che farà aumentare la vitamina D e servirà a scaricare le “tossine mentali” che tanti hanno accumulato.

Certo anche un po’ di grasso, ma questo fa meno male di certa tipologia di sclero che si è diffusa a macchia d’olio nella popolazione sempre più frustrata.

Si potrà andare a far visita ai parenti ed agli affetti stabili, esclusi gli amici ma è comprensibile anche questo: il governo vuol limitare allo stretto necessario gli incontri fra persone ed è questa la motivazione dell’escludere gli amici.

Si potranno celebrare i funerali, con non più di 15 persone partecipanti.

Si potrà ovviamente continuare a far la spesa e andare ad acquistare farmaci.

Gradualità.

Questo è il mantra che ripete il governo.

Al centro di tutto il senso di responsabilità di ciascuno di noi, che essendo più libero avrà modo di dimostrare o non dimostrare di possederlo.

Mascherina, guanti e distanziamento sociale le tre cose fondamentali per non far tornare alla ribalta il Coronavirus che, attenzione, non è andato via, è ancora qui, fra noi, in agguato e pronto a colpire, quando meno ce lo aspettiamo.

In questo periodo di lockdown ne abbiamo viste veramente di tutti i colori, si è sentito e letto, in particolare sui social, tutto e il contrario di tutto. A volte l’ironia non è stata compresa, alcuni hanno puntato l’indice su altri, insulti alla maggioranza, all’opposizione e poi la gente si è trasformata in men che non si dica ed ecco il pullulare di virologi, epidemiologi, scienziati, complottisti, politici, giornalisti, opinionisti.

Ma è comprensibile, si stava a casa, in qualche modo ci si doveva sfogare…

Da oggi si inizierà ad uscire e siamo convinti che niente sarà più come prima, probabilmente nessuno sarà mai più come prima.

Sta a vedere se siamo diventati migliori o peggiori…

Probabilmente saremo gli stessi ma con pregi/difetti amplificati alla massima potenza…………… Vedremo.

Speriamo di essere tutti uniti contro questo Male, con meno egoismi e più senso di responsabilità verso noi stessi e verso gli altri.

Buona Fortuna a tutti!!! “

 Alfredo Anselmo