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Continuano i controlli e le denunce sul territorio da parte di Legambiente del Longano. L’associazione ambientalista guidata da Carmelo Ceraolo ha riscontrato una massiccia presenza di amianto nell’alveo del torrente Patrì e in particolar modo nella zona Rocche di Marro, ricadente  nel  comune di Terme Vigliatore, precisamente dalla Via S.S. 113 ci si immette nel Torrente Patrì  e si prosegue sulla strada sterrata direzione mare monte  a circa 300/400 m.  sulla sx si trovano le lastre di cemento amianto.

Tali manufatti sono, quasi sempre, danneggiati ed essendo, inoltre, esposti agli agenti atmosferici, agli sbalzi termici e all’azione di microrganismi, si presentano, di norma, deteriorati in superficie. Il loro cattivo stato di conservazione determina affioramenti delle fibre di amianto e fenomeni di liberazione delle stesse. Tale situazione, oltre a causare un gravissimo inquinamento ambientale, produce un inaccettabile rischio per la salute dei cittadini.

“Il Torrente Patrì, ormai procedendo lungo il suo percorso risulta  contornato dalla presenza di microdiscariche, e in questo caso, di una vera e propria discarica con presenza di amianto e materiale da demolizione. Pertanto chiediamo al Sig. Sindaco, nella Sua qualità di Pubblico Ufficiale, e agli organi in indirizzo, di intraprendere  iniziative  di controllo e contrasto, di queste forme di insostenibile offesa all’ambiente, che non possono che suscitare indignazione nei cittadini rispettosi delle regole di civile convivenza e rispetto per la natura  e l’ambiente.

Anziché essere trattati e gestiti secondo le norme, che ne assicurano lo smaltimento in regime di sicurezza ambientale e sanitaria, i rifiuti speciali vengono abbandonati con facilità da “ladri di futuro”  avvelenando  l’aria, contaminano le falde acquifere, inquinano i fiumi e le coltivazioni agricole, minacciano la salute dei cittadini.Queste discariche abusive e illegali stanno diventando ormai una prassi consolidata. E’ risaputo, che le polveri contenenti fibre d’amianto, se respirate, possono causare gravi patologie. Qualcuno, però, dimentico di tutto ciò e delle normative vigenti in materia, si è sbaragliato di tutto senza scrupoli, dimenticando il disastroso impatto che causa sull’ambiente e sulla salute dei cittadini. Legambiente del Longano  invita pertanto il Sig. Sindaco del Comune di Terme Vigliatore l’assessore all’Ambiente, la  Polizia Municipale, la Compagnia dei Carabinieri di Terme Vigliatore , la Procura della  Repubblica di Barcellona P.G., l’ASP Ufficio Igiene Pubblica  di predisporre un puntuale sopralluogo del sito per procedere alla messa in sicurezza e provvedere alla relativa bonifica, secondo le disposizioni di legge in vigore. Legambiente del Longano lancia l’allarme, serve  un monitoraggio di tutta l’area dell’asta fluviale diventata ormai una bomba altamente inquinante non solo per le lastre  di cemento amianto ma per tutte le illegalità che si vanno a perpetrare giornalmente finanche gli incendi di ogni sorta di materiale smaltito.

Ad ogni buon fine, questo Circolo rimane pronto a mettere a disposizione la documentazione fotografica e la più ampia collaborazione possibile agli organi preposti al controllo del territorio”.