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Ennesima denuncia da parte di Legambiente del Longano che ha scovato, in contrada Porticato  nelle  zone  ricadenti in relitto d’  alveo del Torrente Patrì, in prossimità dell’ingresso dell’oasi del Corpo Forestale,  ricadente nel Comune di Castroreale, una massiccia la presenza di inerti da  demolizione e diverse tipologie di rifiuti speciali tra cui lastre in cemento amianto.

Legambiente del Longano si interroga sul motivo di tale scempio soprattutto sui motivi per cui l’area in oggetto non è ancora stata posta sotto sequestro dal  Corpo  Forestale . Si rimane attoniti  , di fronte al continuo progressivo e inarrestabile degrado del Torrente Patrì , ormai ridotto a una grande pattumiera  con la  presenza di microdiscariche  e nel caso in oggetto di una vera e propria discarica   ,    pertanto, si chiede  al Sig. Sindaco   nella Sua qualità di Pubblico Ufficiale e agli organi in indirizzo   , di intraprendere  iniziative  di controllo e contrasto, di queste forme di delitti contro l’ambiente .

“Ad ogni buon fine, Legambiente del Longano  chiede  alla S.V. E agli Organi in indirizzo ognuno per le proprie competenze di voler predisporre   con cortese sollecitudine,  un puntuale sopralluogo del sito ,  per procedere alla messa in sicurezza e  provvedere alla relativa   bonifica, secondo le disposizioni di legge in vigore. Si chiede altresì di predisporre fin da subito  sinergicamente  con Corpo Forestale , Carabinieri e  Polizia Municipale posti di blocco a cadenza periodica  proprio nel Torrente ed in particolare  nei vari punti di ingresso    , al fine di contrastarne  il fenomeno con la presenza dello Stato   ed anche un celere controllo con la Polizia Municipale  sui cantieri privati presenti sul territorio comunale  sia di Castroreale che di Rodi Milici  , chiedendo al committente dei lavori le ricevute dell’effettivo conferimento degli scarti edili e speciali  presso discariche autorizzate , al fine di prevenirne  l’abbandono e con facilità risalire ai trasgressori . Si chiede altresì la chiusura di quei varchi in ingresso per contrastare ulteriormente l’accesso a questi “ladri di futuro” che nell’alveo praticano ogni forma di illegalità per offendere e mortificare il nostro bene prezioso , l’ambiente .

Vogliamo evitare il perpetuarsi di atti di vandalismo e di inciviltà quali l’abbandono di rifiuti, assicurando un servizio di tutela e preservazione del paesaggio incontaminato per preservare la biodiversità. Le specie, o gli arbusti che caratterizzano questo tratto devono essere adeguatamente monitorati e salvaguardati con la speranza per il futuro della creazione di un’oasi ecologica fruibile con percorsi ciclopedonali.  Tutto ciò è possibile anche e soprattutto grazie ad un’azione di sensibilizzazione ambientale.”