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“Che colpa posso avere io se ebrea ci sono nata?…” . Citazione tratta da un estratto dal libro “Una bambina e basta”  che verrà presentato martedì 26 gennaio alle ore 16 presso Auditorium San Vito – Barcellona Pozzo di Gotto, l’autrice del libro Lia Levi porge l’invito alla lettura e riflessione al mondo giovanile di oggi e quello adulto.

Racconto di gradevole finezza, intenso, a tratti ironico dell’infanzia dell’autrice durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale sceglie di presentare al lettore non tanto l’ottica di una donna adulta che tramite i ricordi torna indietro nel tempo, quanto le sensazioni vivide e i pensieri immediati della bambina che era.

particolare del libro e probabilmente uno degli aspetti che definisce l’universo di Lia bambina è il rapporto con la madre: donna forte che lotta per proteggere le bambine non solo dalla minaccia concreta della deportazione, ma anche da quella più subdola della perdita di identità.

Nel 1994 fu riconosciuto il Premio Elsa Morante – Opera Prima, racchiudendo al suo interno i grandi temi della guerra, dell’ingiustizia e della definizione del proprio io.

La scuola svolge un ruolo indispensabile in questa direzione perché è il luogo più idoneo per trasmettere alle nuove generazioni l’importanza della memoria, per far conoscere le cause e le conseguenze del periodo storico in cui si è verificata la Shoah e per diffondere agli studenti i valori contenuti nella Carta Costituzionale e nella Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo.  L’Istituto Comprensivo Carlo stagno D’Alcontres e la Biblioteca Comunale per i ragazzi “Oasi” di Barcellona ricordano la data invitando la scrittrice di origine ebraica Lia Levi a parlare del suo libro autobiografico “Una bimba e basta”.

Le alunne e gli alunni della scuola secondaria di primo grado animeranno il pomeriggio con canti, letture,  domande e momenti di riflessione.