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Scritte razziste sono comparse lungo la via Margi, nella zona nord, sulla via circuito, al capolinea dello Shuttle, e in via Consolare Pompea.

La via Margi, imbrattata con scritte sui muri come “morte ai neri” corredate da svastiche, a poche centinaia di metri da una struttura che ospita migranti minori a Granatari, testimonia una rabbia gratuita che ferisce i deboli e li trascina, senza distinzioni, in un’ingiustizia sommaria.

Il malcontento sociale, l’insicurezza montante per uno Stato assente, che aumentano di giorno in giorno la miseria materiale e umana, trovano uno sfogo che si pretende giustificato, una momentanea sodisfazione, nel colpire indistintamente ragazzini che finiscono col sentire la propria speranza come una colpa.

L’ insensatezza di coscienze ridotte al lumicino, che si accontentano di trasformare in “nemico” persone alla cieca, per non scomodarsi a cercare i responsabili reali di una miseria che quando colpisce, non fa distinzioni.

Soluzioni di comodo, che inchiodano gli odiatori per sport e per professione alla propria inanità. Molto rumore per nulla.

Livia Di Vona