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Matrioske, volantini, spillette, sensibilizzazione alla cultura di genere. Questi sono gli strumenti scelti oggi 8 marzo dal presidio della Rete Nazionale Antiviolenza “Frida Kahlo” Onlus a Barcellona Pozzo di Gotto per aderire allo Sciopero Internazionale delle Donne denominato “LOTTO MARZO” e dire basta alla violenza di genere ai danni delle donne.

Il materiale è stato affisso durante le ore del mattino nei principali luoghi pubblici della città del Longano: Municipio, Tribunale, Ospedale, Pronto Soccorso, Consultorio Familiare, ecc. grazie anche al contributo concreto del presidio “Non una di meno – Barcellona Pozzo di Gotto”, nato lo scorso gennaio.

Lo sciopero generale di 24 ore è stato proclamato ufficialmente da diverse realtà del sindacalismo di base ed ha interessato ormai oltre 50 Paesi. Le donne hanno deciso di fermare ogni attività per un giorno intero per opporsi alla misoginia, alla xenophobia, alla transfobia, al razzismo e ai femminicidi. Fermarsi e dichiarare il proprio forte NO ai sistemi di oppressione e violenza rappresentano un imperativo al quale Frida Onlus non poteva non aderire.

Allo sciopero internazionale hanno aderito non solo migliaia di organizzazioni femministe, ma soprattutto movimenti locali e donne singole. Unite dalla volontà di ottenere i propri diritti per sé, per le proprie figlie, sorelle e amiche, le donne oggi continuano le battaglie iniziate tra il XIX e il XX secolo (diritto al voto, allo studio, al divorzio, all’aborto, ecc), ma anche per la piena applicazione della Convenzione di Istanbul contro ogni forma di violenza maschile, da quella psicologica a quella perpetrata sul web e sui social media fino alle molestie sessuali sui luoghi di lavoro.

Le donne, considerate inferiori agli uomini, spesso sono private dell’autonomia economica. Alcune riescono a realizzare il diritto a determinare la propria vita, ma a Barcellona P.G. e in tutto il mondo a quante viene impedito? Ogni donna ha una lista specifica di rivendicazioni per lo sciopero basate sul contesto specifico in cui vive. Tutte, però, concordano sugli 8 punti redatti nell’ultimo incontro di Non Una di Meno tenutosi a Bologna lo scorso 4-5 febbraio 2017, dopo il corteo oceanico del 27 novembre 2016 a Roma.

Per Frida Onlus, ogni donna, a qualsiasi latitudine, deve poter realizzare i propri diritti e avere la libertà di decidere della propria vita. Il presidio a Barcellona Pozzo di Gotto, aperto lo scorso anno, è composto da numerose donne che non intendono più tollerare le restrizioni imposte dalla narrazione androcentrica. “Frida Onlus – afferma un’Operatrice all’ascolto e all’accoglienza – lotta ogni giorno, non solo l’8 marzo, e lo fa anche attraverso l’ascolto telefonico 24h e l’accoglienza in percorsi di empowerment, oltre che le consulenze legali e psicologiche. Ma l’8 marzo impone una riflessione globale e pubblica”.

Le donne rappresentano più della metà della popolazione su questo pianeta, “non è più possibile accettare – aggiunge la presidente – qualsiasi forma di sottomissione. Frida Onlus lotterà per il bene comune delle donne, insieme alle stesse, rinnovando ogni giorno quello spirito di sorellanza e resistenza che contraddistingue l’associazione fin dalla sua fondazione”.

Informazioni sul Centro Antiviolenza di Barcellona P.G. si possono trovare su www.centroantiviolenza.it. Il numero al quale rispondono le Operatrici all’ascolto e all’accoglienza, con reperibilità 24h, è 327 9879516.