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E’ giunto al termine il processo con rito abbreviato dell’operazione antimafia “Gotha 5” scattata nel comprensorio di Barcellona Pozzo di Gotto, il tutto si è concluso con 29 condanne destinate ai 29 imputati.

In sostanza nella mattinata di ieri il gup del tribunale di Messina, Eugenio Fiorentino, ha parzialmente modificato le richieste di condanna avanzate dai pubblici ministeri della Dda di Messina, Vito Di Giorgio e Angelo Cavallo.
In definitiva sono stati condannati a 8 anni e mezzo e 6.800 euro di multa Giuseppe Cammisa, 8 anni e 6.400 euro di multa Sebastiano Torre, 6 anni e 10 mesi e 6.000 euro di multa Salvatore Calcò Labruzzo, 7 anni e 8 mesi con 6.000 euro di multa Giovanni Pino, 6 anni e 10 mesi Angelo Bucolo, 5 anni e 2 mesi con 2.800 euro di multa Mario Pantè, 7 anni e 4 mesi con 5.600 euro di multa Orazio Salvo, 6 anni e 5 mila euro di multa Tindaro Calabrese, 9 anni per Marco Chiofalo, 9 anni per Giuseppe Ofria, 6 anni e 8 mesi per Giuseppe Reale, 8 anni per Antonino Biondo, 6 anni e 8 mesi per Filippo Munafò, 6 anni e mezzo con 5.600 euro di multa Maurizio Trifirò, 5 anni e 8 mesi per Alessio Alesci, 4 anni e 600 euro di multa per Santino Benvenga, a 3 anni e 10 mesi con 3.400 euro di multa per Salvatore Artino, 3 anni e 10 mesi con 3.400 euro di multa Franco Munafò, 4 anni e 3.600 euro di multa Salvatore Campisi, 3 anni e 8 mesi e 3.200 euro di multa per Santo Gullo, 3 anni e mezzo e 800 euro di multa Antonino Genovese, 2 anni e mezzo e 6.000 euro di multa Miloud Essaoula, 4 anni e 600 euro di multa Salvatore Chiofalo, 4 anni e 1.600 euro di multa per Carmelo Crisafulli, 8 anni e 10 mesi Bartolo D’Amico e 3 anni e 2 mesi per Giovanni Fiore.
Tutti erano indagati a vario titolo per i reati di associazione mafiosa, estorsione, detenzione di armi, rapina, furto, droga e incendio. Secondo l’accusa, il gruppo stava cercando di riorganizzare i clan nel territorio barcellonese, di fatto sostituendo i capi storici, in carcere ormai da tempo.
Infine con la sentenza di ieri sera, sono stati inoltre disposti i risarcimenti del danno da definire in separata sede per le parti civili costituite in giudizio, con una provvisionale di 20 mila ciascuno per i Comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Furnari e Terme Vigliatore, per le associazioni antiracket Fai, Aocm, Fonte di Libertà di Terme Vigliatore, Lacai di Terme Vigliatore, Paolo Vive di Barcellona, ass. Codici onlus, ass. Codici Sicilia, ass. Obiettivo Legalità e ass. Sos Impresa.

Soddisfazione dal mondo delle associazioni impegnate nella lotta al fenomeno criminale sul territorio, in particolare per l’Associazione Contro tutte le Mafie “Paolo Vive”:”Il Tribunale di Messina ha emesso la sentenza del processo “Gotha 5” nel quale la Associazione Contro tutte le Mafie “Paolo Vive” era costituita parte civile, rappresentata dall’avvocato Melangela Scolaro. Alla Associazione è stato riconosciuto un risarcimento di 20.000 euro. Questo è un tassello che si aggiunge al lavoro intenso portato avanti dalla Associazione, la quale continuerà a svolgere la sua attività attraverso campagne di sensibilizzazione, specialmente rivolti ai giovani,oltre che nelle aule di tribunale, al fine di rendersi vicini alle vittime di coloro che, barbaramente,vogliono imporre il giogo mafioso nel nostro territorio”.