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Prefazione: “Le mani scalfite dalla vita incontrano le mani della speranza. Un materno bacio suggellera’ la propria gratitudine verso quell’angelo bianco che come ricordo indelebile accompagnerà per sempre la sua memoria”.

MANI……

Mani vissute …..
tradite dalle rughe
del tempo trascorso….
dall’inevitabile scorrere della vita.
Mani che tremano di paura,
segregate
talvolta
dalla solitudine
dentro la quale
ci getta la vecchiaia.
Mani che accarezzano
quasi con amore materno
e con speranza
quel volto mascherato…
donando un bacio
come segno di ringraziamento
verso quell’angelo di bianco vestito
accorso in suo aiuto.
Quell’angelo……
che rimarrà
per sempre impresso
nella sua memoria
nei suoi più bei ricordi…..
finché
l’anima e….
l’ultimo fievole respiro
non avranno abbandonato
quel fragile corpo.

(GRAZIELLA GIORDANO)
02 maggio 2020

Dopo una poesia così ed una prefazione così, entrambe della nostra Graziella Giordano, si può solo entrare quatto quatto ed esprimere un pensiero quasi sottovoce per non disturbare la magia e l’intensità di questi versi. Graziella “dipinge con le parole” in modo mirabile un operatore del 118 ed un’anziana che probabilmente andrà incontro alla morte, mani che cercano amore, mani che danno amore. Fino alla fine. Bellissima anche l’immagine abbinata dall’autrice. Grazie Graziella per la tua sensibilità infinita.