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Anche quest’anno sono state numerose le persone accorse a Marina di Patti in occasione della due giorni – sabato e domenica – di festeggiamenti in onore di Maria SS. Addolorata che, come da tradizione, simboleggiano, in città, la fine dell’estate.

Notevole lo sforzo organizzativo che, sin dal venerdì, non ha mancato di regalare un ricco cartellone di eventi sia per i fedeli che per visitatori e turisti presenti sul lungomare; dal torneo di calcio a 5 “Un calcio ai pregiudizi”, che ha visto impegnati i ragazzi della comunità alloggio di Montagnareale, le forze dell’ordine locali, l’ordine degli avvocati, un gruppo di imprenditori e l’istituto penitenziario per minori di Acireale, al defilè autunno/inverno curato da Rosso Passione, Rosso di Sera, Teresa Show Room e Megaottica, dagli spettacoli musicali col gruppo Black Soul e l’orchestra Mambo alla collocazione di una statua della Madonna di Tindari nei fondali dello scoglio di Patti, dai giochi tradizionali come la “’ntinna e pigniati” ai giochi pirotecnici.

Grande spazio ovviamente alla tradizione religiosa, con la suggestiva processione a mare della Vergine Addolorata e quella per le vie della località rivierasca.

Luminarie particolarmente ricche e vivaci, bancarelle e musica hanno allietato il passeggio dei pattesi in questi ultimi giorni d’estate; meno lieti invece gli “incontri” con i troppi ambulanti extracomunitari (perlopiù senegalesi e nigeriani) probabilmente clandestini che entrano indisturbati persino all’interno dei locali e, incuranti delle buone maniere, molestano gli avventori degli stessi con pressanti richieste d’acquisto dei più svariati oggetti. La tecnica di questi ambulanti– cosa che fa naturalmente riflettere su un certo “marketing” sommerso – è sempre la stessa, un primo approccio insistente per l’acquisto dei prodotti, poi, al diniego, il “dono” di una coccinella o di un braccialetto portafortuna con l’immancabile frase “chi non accetta non merita” e l’altrettanto immancabile attesa o richiesta del compenso.