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Il viceministro della Transazione Ecologica, Vannia Gava, smentisce la dichiarazione dell’assessore regionale Daniela Baglieri, di qualche settimana fa, che confermava il finanziamento di 12 milioni di euro per la chiusura della discarica.

E’ quanto dichiarato dall’on. Alessio Villarosa, all’esito di una sua “interrogazione a risposta immediata” al ministro della Transazione Ecologica.

“Nella giornata di ieri – dice il deputato – ho discusso in commissione Ambiente un’interrogazione a risposta immediata con la quale veniva interessato il ministero dell’Ambiente affinché informasse i cittadini sulle iniziative assunte per affrontare e risolvere definitivamente la vigente situazione di pericolo all’interno della ex discarica, che continua a mettere a repentaglio la salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente”.

Ricordiamo che, nell’estate del 2020, era stato condotto un sopralluogo congiunto da ISPRA e ARPA Sicilia che dimostrava quanto fosse urgente intervenire per la salvaguardia del luogo e dei cittadini dell’hinterland in quanto erano state nuovamente confermate le gravi e importanti criticità sul sistema di raccolta del percolato, sull’impermeabilizzazione del corpo rifiuti, sull’assenza di regimentazione delle acque meteoriche, convogliate direttamente all’interno di un torrente, sulle importanti problematiche strutturali con relativo pericolo di collasso strutturale e sulla inutilizzabilità delle reti di monitoraggio.

Ha continuato Villarosa, concludendo “il Sottosegretario Gava, nella sua risposta, confermando l’inserimento del sito tra gli elenchi dei cd “siti orfani” smentisce però la dichiarazione dell’assessore regionale di qualche settimana fa che confermava il finanziamento di 12 milioni di euro per la chiusura del sito in quanto precisa come sia purtroppo ancora in fase di predisposizione il Piano d’Azione che definirà i singoli siti finanziati e i correlati interventi da realizzare per la riqualificazione. Spero ovviamente che la discarica di Mazzarrà possa rientrare tra gli interventi e che soprattutto il finanziamento possa essere sufficiente per intervenire definitivamente sul sito, visto che proprio ISPRA nel 2016 quantificava in oltre 100 milioni di euro le somme che sarebbero servite per la totale chiusura e bonifica del sito.”