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Disposizione prefettizia in via temporanea sospesa,  non arriveranno i 25 migranti nel piccolo comune tirrenico.

L’amministrazione comunale di Merì, in seguito alle ripetute e continuative conversazioni telefoniche intercorse nella giornata di ieri tra il Sindaco pro-tempore del Comune di Merì, Dottor Filippo Gervasio Bonansinga ed il Capo Gabinetto e Prefetto di Messina, Dott.ssa Minutoli,  ha fatto sapere alla cittadinanza tutta, la comunicazione della momentanea sospensione della disposizione prefettizia di invio dei 25 migranti nel territorio comunale, peraltro comunicata al sindaco soltanto telefonicamente alle ore 10.12 di ieri 15 giugno.

“Tale sospensione fa seguito alla attenta e minuziosa verifica della idoneità dei locali e delle autorizzazioni dell’immobile prescelto, sito in Via Commendatore Pasquale Greco. L’amministrazione attiva – si legge nel comunicato – ha infatti tempestivamente fatto esaminare agli uffici tecnici comunali tutte le necessarie autorizzazioni e certificazioni concernenti l’agibilità e/o l’abitabilità dei locali, l’avvenuta comunicazione di fine lavori, la certificazione di collaudo, l’autorizzazione di allaccio alla rete fognaria ed idrica ad uso residenziale. Accertate dagli uffici preposti le oggettive carenze di tali indispensabili requisiti, si è immediatamente provveduto ad informare telefonicamente la Dott.ssa Minutoli, e successivamente per iscritto con nota protocollo n° 6133 del 15/07/2017 indirizzata a Sua Eccellenza il Sig. Prefetto di Messina, al Sig. Presidente ed ai Sigg. Consiglieri del Consiglio Comunale di Merì, ed al Sig. Comandante della locale Stazione dei Carabinieri.

Oltre a ciò nella nota indirizzata alla Prefettura si evidenziavano le ulteriori criticità relative alla scelta di un territorio comunale a nostro parere inadeguato, – continua –  sia per via della minima estensione territoriale (essendo il nostro il secondo comune più piccolo della Provincia di Messina, con una superficie di appena 1,85 Km quadrati), sia perché non presenta alcuna struttura ricettiva adeguata ad accogliere un tale numero di migranti, né impianti sportivi e/o aree adatte ad attività di tipo ludico/ricreative, tali da permettere una adeguata fruizione del tempo libero da parte degli stessi.

Tali criticità – conclude la nota – sono state poste rispettosamente all’attenzione di Sua Eccellenza il Sig. Prefetto di Messina, evidenziando il possibile elevato rischio di allocare il gruppo di migranti in locali in atto non idonei. Non sono da escludere ulteriori iniziative nel rispetto delle disposizioni legislative vigenti”.