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Diverse le tematiche della diretta di stasera. Intanto la tecnologia 5G: De Luca dice no, con una ordinanza. Poi il dopo Coronavirus, con un attacco al governo, colpevole di non dare informazioni per organizzarsi e suolo pubblico per i ristoratori.

Nella consueta diretta dal COC, stasera il sindaco ha annunciato di che a Messina non ci sarà tecnologia 5G, mettendo il divieto nero su bianco in un’ordinanza. Ha anche affermato di aver chiesto aiuto all’Università di Messina per approfondire l’argomento, soprattutto a proposito delle conseguenze.

“Abbiamo approfondito la questione, abbiamo verificato come si comporta l’Arpa Sicilia. Sto firmando l’ordinanza che vieta a chiunque di sperimentare e installare impianti con tecnologia 5G in tutto il territorio messinese. Non consentiremo che si facciano queste installazioni. Ci sono troppe segnalazioni che ci impongono di fermarci un attimo. Non è la mia materia, è necessario approfondire e nel frattempo però a Messina non si faranno impianti 5G.”

Tornando al tema dell’emergenza, il sindaco non ha risparmiato neanhe stasera attacchi al governo, e soprattutto alla sua mancanza di informazioni utili ad organizzare le misure da approntare al momento della rirpesa delle attività lavorative interrotte.

“Bisogna avere il coraggio di dire come stanno le cose. E’ un Governo balordo e di balordi. Chi non ha il coraggio di dire le cose e di decidere non merita. Da dieci giorni si parla di riaprire, ma senza parlare di quali saranno le condizioni. Abbiate il coraggio di dire che staremo in libertà vigilata per 6 mesi o 1 anno. Ditelo. Loro fanno parte del partito del 27, quello del posto fisso. Per loro prendere una decisione subito o tra venti giorni non cambia niente. Cambia però per un imprenditore che per esempio deve sapere che investimenti fare per poter riaprire.”

Il sindaco si è poi rivolto ai ristoratori, che brancolano nel buio proprio sul dopo e ha annunciato: “Messina tutto ciò che non si potrà fare all’interno, magari perché gli spazi sono troppo piccoli, si potrà fare fuori e senza costi. Siamo pronti a concedere il suolo pubblico antistante alle attività in modo gratuito. Apriamo fuori. Messina diventi tutta accogliente e capace di sopperire a difficoltà che in tanti avranno. Grazie al nostro clima si potrà lavorare all’esterno senza costi.

Stiamo pensando anche a quali sgravi potremo concedere alle imprese. Però per poter fare alcune cose abbiamo bisogno di una norma del Governo che dica ai Comuni che possono esentare determinate categorie dai tributi locali. Ma serve una norma altrimenti si crea danno erariale. Invece di seminare soldi a pioggia facciano le norme che ci consentono di aiutare le attività nei territori.”

Non è mancato un accenno al vespaio di polemiche sollevate dal “caso Sorbello”, stigmatizzando le parole del consigliere comunale che, con un post su facebook, aveva messo in discussione il valore della giornata di oggi, 25 aprile: non sono ammissibili parole offensive riguardo agli eroi che hanno salvato l’Italia.

Livia Di Vona