Condividi:

Questa mattina, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Messina su richiesta della Procura della Repubblica peloritana, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Messina con la collaborazione dei militari delle Compagnie Carabinieri di Catania Fontana Rossa ed Augusta (SR) hanno arrestato ad Augusta il 49enne C.M., sottoposto alla custodia cautelare in carcere ed, a Catania, il 25enne F.C, cui sono stati applicati gli arresti domiciliari. I due arrestati sono gravemente indiziati, in concorso tra loro e con altri complici non identificati, dei reati di rapina impropria, resistenza a pubblico ufficiale e furto aggravato commessi nel giugno del 2017 a Francavilla di Sicilia (ME).
Attraverso l’esame delle immagini di numerose telecamere di sorveglianza, l’analisi dei tabulati di traffico telefonico, l’attività di sopralluogo con l’individuazione ed il repertamento di tracce balistiche, biologiche e dattiloscopiche sottoposte ai successivi accertamenti di laboratorio presso il Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Messina, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Messina hanno acquisito gravi indizi di colpevolezza sul coinvolgimento dei due catanesi arrestati nella rapina di un escavatore e di un furgone avvenuti nella notte del 17 giugno 2017 a Francavilla di Sicilia. Quella notte una banda di cinque ladri, giunta a bordo di un’auto rubata a Catania, aveva appena sottratto un escavatore cingolato ed un furgone quando era stata intercettata da una pattuglia del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Taormina. Per guadagnare la fuga i ladri avevano tentato dapprima di speronare la pattuglia e poi avevano ostruito la strada abbandonando i mezzi rubati per impedire alla gazzella di raggiungerli. I militari hanno tentato di raggiungere i malviventi a piedi per bloccarne la fuga prima che si dileguassero a bordo dell’auto sulla quale erano arrivati ma uno dei malfattori puntava una pistola contro di loro. I militari esplodevano dei colpi d’arma da fuoco verso le ruote dell’auto per impedirne la fuga ed uno di questi feriva uno dei ladri. La banda riusciva ad allontanarsi e, nel tentativo di sottrarsi ai posti di blocco attivati dai carabinieri, tentava a più riprese di rubare degli altri veicoli per sostituire l’auto, ormai nota alle forze dell’ordine, sui cui viaggiavano. Infine nel comune di Novara di Sicilia i ladri riuscivano a rubare un’altra auto abbandonando quella utilizzata per la fuga con a bordo C.M. che aveva riportato una ferita e che veniva soccorso da personale del 118 e trasportato all’ospedale di Patti.
Al termine delle formalità di rito C.M. è stato associato presso la casa circondariale di Siracusa mentre F.C. è stato sottoposto i domiciliari preso la sua abitazione.