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«Ormai da mesi registriamo attacchi insensati, sempre a senso unico nei confronti della Fit Cisl da parte delle organizzazioni sindacali che sono salite sull’Aventino dell’ATM. Sia chiaro che lo strumento del permesso sindacale è regolamentato dalla legge e dalla normativa di settore. Se il dirigente in questione lo ha chiesto per svolgere attività sindacale evidentemente serviva proprio per quello, così come anche i dirigenti delle altre organizzazioni sindacali hanno fatto negli anni scorsi. Di certo non deve giustificarsi né può essere messo in dubbio senza una motivazione fondata». A dirlo è il segretario provinciale della Fit Cisl Messina Letterio D’Amico dopo le recenti note degli altri sindacati presenti in Atm.
«Il motivo di una nota del genere, invece, riteniamo sia dovuto al tentativo di costruire una campagna discriminatoria nei confronti della Fit Cisl, attualmente l’organizzazione sindacale con il maggior numero di associati, che preferisce prima la strada della responsabilità del confronto e della concertazione prima del conflitto. Per noi – continua D’Amico – lo sciopero è uno strumento nobile che va utilizzato solo quando non c’è più margine di dialogo, non accettiamo essere additati da soggetti che lo utilizzano a prescindere. I risultati si ottengono con il confronto, i lavoratori hanno bisogno di risolvere i problemi non di conflittualità che creano soltanto quelle tensioni sociali per le quali a pagare sono gli operatori del servizio. Serve capacità di dialogo e di contrattazione che portino alla condivisione di processi utili alla soluzione dei problemi, come l’accordo sottoscritto dalla Fit Cisl lo scorso dicembre che prevede, a tutela degli operatori di esercizio, la polizza assicurativa casco a copertura del risarcimento danno, attualmente totalmente a carico dei lavoratori. Questo strumento, fortemente richiesto dalla Fit Cisl, rappresenta un punto di partenza su cui lavorare».
«Siamo stanchi – conclude D’Amico – di giochetti che mostrano la faccia della medaglia più conveniente a seconda degli interlocutori che si hanno di fronte. Se c’è qualche problema si affronti nelle sedi appropriate. Invitiamo tutti a seguire la strada della responsabilità ed a confrontarsi con l’obiettivo unico della tutela dei diritti dei lavoratori per costruire un clima di serenità e concretezza utile ai lavoratori, a prescindere da chi è a guidare il management dell’Azienda. Per la Fit Cisl la via maestra rimane la responsabilità, il dialogo, il confronto e contrattazione».