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Si fermeranno il prossimo due dicembre, per 24 ore, i lavoratori di Atm iscritti a Filt Cgil, Uiltrasporti, Ugl, Orsa e Faisa . “Reputiamo la misura ormai colma – dichiarano Filt Cgil Uiltrasporti Ugl Orsa e Faisa – e ci vediamo costretti a rispondere colpo su colpo alle ipocrite dichiarazioni di un’azienda che dice di essere disponibile al confronto, ma che di fatto continua a procedere con atti unilaterali in spregio alle relazioni sindacali. Per tale motivo, in una nota inviata a sua Eccellenza il Prefetto di Messina, abbiamo dovuto replicare alle strumentali dichiarazioni dei vertici Atm, continuano i sindacati, unicamente finalizzate ad evitare l’azione di sciopero dei lavoratori. Continuano propaganda e operazioni di facciata con cui i vertici Atm vogliono far apparire all’esterno l’idilliaca immagine di un’azienda perfetta che nella realtà, mal gestita, continua a calpestare fondamentali diritti dei lavoratori con atti autoritari e azioni unilaterali.
L’Atm non accetta la semplice e legittima richiesta sindacale di operare con trasparenza nelle progressioni interne di carriera e risponde stizzita rivendicando invece la titolarità unica delle scelte, anche ad personam. I sindacati invece restano fortemente preoccupati da piani di esternalizzazione di attività che non rientravano nei progetti iniziali di questa azienda e da fiumi di procedure disciplinari contro i dipendenti che fanno di Messina un’anomalia tra le altre realtà del Tpl di cui l’Atm forse mira a vantare in Italia un meschino primato. Si insiste caparbiamente, e persino contro recenti sentenze di Cassazione contrarie, al pensionamento forzato degli autisti che subiscono inaudite penalizzazioni economiche.
In Atm su tutto prevale la propaganda – continuano i sindacati – di cui il revamping delle vetture del tram è la punta più evidente dell’iceberg. Le dichiarazioni aziendali su una ritrovata efficienza e sicurezza della Tranvia sono smentite dalle costanti segnalazioni dei conducenti nell’apposito foglio di marcia ove giornalmente denunciano avarie al sistema frenante (blocco carrelli) senza stimolare l’intervento risolutivo dell’azienda che, noncurante del pericolo cui sono esposti lavoratori e utenza, nei casi di sinistri che si sono già verificati ha risolto sommariamente la questione sanzionando i Conducenti per presunta “imperizia”.
Tanti, tantissimi, i punti insoluti, dall’organizzazione del lavoro alla contrattazione integrativa, trovano sindacati e azienda su posizioni troppo lontane – concludono Filt Cgil Uiltrasporti Ugl Orsa e Faisa – e per questo, sollecitati dal malcontento dei lavoratori, si è deciso di rompere gli indugi e procedere, vista l’imminente franchigia per le festività natalizie , con una protesta territoriale che sfocia nell’ambito dello sciopero nazionale proclamato il prossimo due dicembre e a seguito in maniera trasversale queste sigle sindacali aderiranno sul territorio ad ogni protesta nazionale fino alla proclamazione dello sciopero territoriale Atm e di una manifestazione dei lavoratori a Palazzo Zanca che, col perdurare dell’attuale situazione, si terrà ad inizio del nuovo anno.