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L’assessore alla Cultura e al Turismo Caruso, interviene con una nota per fornire chiarimenti sui cannoni ritrovati a Torre Faro nel 2010. Chiarimento che arriva dopo la sollecitazione del consigliere della VI circoscrizione Antonio Lambraio, che si è rivolto  agli assessori Caruso e Musolino per sottolineare l’importanza dei cannoni garibaldini per il villaggio di Torre Faro.

Queste le parole di Caruso: “Essendo stato, il sottoscritto, promotore e coordinatore delle operazioni di recupero, nella qualità di Direttore del Museo Storico di Forte Cavalli, alle quali hanno preso parte la Capitaneria di Porto, la Soprintendenza ai BB.CC.AA., l’Arsenale Militare, il Comune di Messina, i rappresentanti dell’allora Circoscrizione e la poetessa Maria Costa che, al momento del recupero, recitò una sua poesia in vernacolo dedicata ai ‘Cannoni di Garibaldi’, mi pregio fornire utili informazioni e dettagli in merito ai cannoni recuperati.

Un’operazione congiunta dal punto di vista istituzionale, fatta ‘alla luce del sole’, con l’obiettivo di valorizzare i reperti mediante la realizzazione di un monumento da porre ‘ad imperitura memoria’ di importanti pagine di storia che hanno interessato la spiaggia di Capo Peloro. Dopo le operazioni di recupero, che portarono alla luce un terzo cannone rispetto ai due emergenti dalla sabbia, i pezzi di artiglieria furono trasportati con mezzi dell’Autoparco Municipale, allora coordinati dall’Assessore Pippo Isgrò, presso l’Arsenale Militare, diretto dall’Amm. Gianfrancesco Cremonini dove, sotto l’alta supervisione della Soprintendenza, furono sottoposti ad un’azione di pulitura e restauro che ne consentirono lo studio e la possibile identificazione.

Alla luce delle operazioni di pulitura, le immagini dei tre reperti furono inviate dal sottoscritto alla dott.ssa Ruth Rhynas Brown, già funzionario delle Royal Armouries di Leeds in Inghilterra e al dr. Renato G. Ridella, archeologo e collaboratore dell’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea del C.N.R. di Genova, a quel tempo tra i più accreditati esperti di artiglierie storiche in ambito europeo che, dopo un’attenta analisi e confronto, fornirono una puntuale e dettagliata relazione e tre accuratissime schede tecniche, trasmesse alla Soprintendenza, che riportavano le Fonderie e la data di fusione, il calibro, la Nazionalità e il possibile impiego. Alla luce dell’importanza storica dei tre cannoni, l’Assessore Pippo Isgrò diede mandato all’Arch. Nino Principato, allora impiegato al Comune, di redigere il progetto di un Monumento e di stimare il preventivo delle somme da impiegare per la realizzazione. Essendo avvenuto il recupero a ridosso della Notte della Cultura 2010, il Cannone più grande fu esposto nell’androne di Palazzo Zanca con una cerimonia di inaugurazione cui prese parte il Sindaco Buzzanca e l’Ammiraglio Cremonini, direttore dell’Arsenale.

Nelle more di stanziare le somme per la realizzazione del Monumento a Torre Faro, fu deciso quindi dal Comune di depositare i cannoni presso il Forte S. Salvatore, custodito dalla Marina Militare, affinchè fossero esposti alla fruibilità dei visitatori. In più occasioni, Consiglieri di Quartiere, abitanti del Faro hanno manifestato preoccupazioni in merito a paventate appropriazioni indebite o sottrazione di beni storici (attenzioni che però non avevano mai evidenziato prima del loro recupero). Proprio lo scorso anno, durante la Festa degli Aquiloni, la Pro Loco invitò il sottoscritto davanti al Lanternino a relazionare con diapositive tutte le operazioni di recupero per informare il villaggio di Torre Faro e rassicurare circa l’impegno di realizzazione del Monumento. Come ribadito, i cannoni, esposti a Forte S. Salvatore, continuano ad appartenere al Comune di Messina e alla Comunità di Torre Faro e qualora il Comune o la VI Municipalità o il villaggio di Torre Faro riuscissero a recuperare le somme per la realizzazione del Monumento (attraverso una petizione, il contributo di alcuni sponsor, una donazione…) NULLA OSTA al loro ritrasferimento sul luogo ove sono stati recuperati.

Nella qualità di Assessore alla Cultura e al Turismo, – conclude Caruso – per le deleghe che mi sono state assegnate dal Sindaco e la sensibilità personale che mi spinge alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio storico, architettonico e paesaggistico del nostra territorio, manifesto il mio impegno, del Sindaco e della Giunta a perseguire l’obiettivo di supportare ogni iniziativa volta alla tutela e alla promozione della Città di Messina e dei suoi ‘tesori’”.

Foto copertina: dal web