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Dallo scorso 1 gennaio, la proprietà di 500 alloggi è  passata da Iacp alla nuova agenzia Arisme, con tutti i problemi relativi alla riscossione dei canoni di locazione. Gli inquilini, ignari del passaggio, pur non ricevendo i consueti bollettini da parte di Iacp, hanno corrisposto regolarmente il canone per i primi tre mesi del 2019. Passata la fase di naturale rodaggio, tuttavia, da qualche settimana Arisme ha cominciato ad inviare i nuovi bollettini chiedendo, altresì, di recuperare gli arretrati. Sul caso interviene il consigliere comunale Libero Gioveni, chiedendo di individuare quanto prima una soluzione.

“Come è noto dallo scorso 1 gennaio la proprietà di circa 500 alloggi è stata trasferita alla nuova Agenzia ARISME, con tutte le problematiche che possono scaturire nella prima fase di un passaggio di consegne, ivi compreso l’incasso dei canoni di locazione che evidentemente, a partire dal corrente anno, non dovevano essere più versati dagli inquilini all’IACP, bensì, appunto ad ARISME.

Dopo un primissimo periodo di naturale rodaggio in cui la nuova Agenzia non aveva potuto far pervenire i bollettini di pagamento a casa degli aventi diritto, da qualche settimana finalmente si è provveduto al recapito degli stessi, con richiesta di riscossione dei periodi arretrati.
E’ accaduto, però, che molti inquilini, ignari delle nuove disposizioni legislative, pur non avendo ricevuto più dallo scorso mese di gennaio da parte dell’IACP i bollettini, diligentemente avessero comunque versato allo stesso Istituto i canoni dei mesi di gennaio, febbraio e marzo.

Il paradosso però, come purtroppo accade spesso nella nostra città, viene servito subito!
Infatti, questi stessi inquilini a cui andrebbero restituiti i canoni, pare si siano rivolti dapprima all’IACP per richiedere legittimamente il rimborso delle somme non dovute e successivamente, dopo aver appreso dagli uffici di via E.L. Pellegrino dell’impossibilità a poter disporre il rimborso, ad ARISME, che però avrebbe attribuito all’Istituto l’onere della restituzione!

Insomma, il classico “cane che si morde la cosa” che sta penalizzando e indisponendo non poco decine di famiglie, per lo più quelle più ligie al dovere!”

Gioveni conclude interpellando in merito il presidente di Arisme, il presidente Iacp Messina e il sindaco, affinché si individui una soluzione tra il rimborso dei canoni corrisposti e non dovuti a Iacp, o una compensazione che permetta alle parti coinvolte (Arisme, Iacp e inquilini) di soddisfare il proprio diritto.

Livia Di Vona