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Stretto di Messina e Family Card nella diretta di stasera. Bersaglio degli strali del sindaco, l’On. Cracolici e, ancora, Musumeci che ritarda l’invio dei soldi promessi.

Questa sera il sindaco ha aperto la diretta con uno dei temi caldi di questa quarantena, lo Stretto di Messina:”Mi arrivano foto delle code a Villa San Giovanni. Oltre 80 auto non sono riuscite a imbarcarsi e adesso devono aspettare la nave delle 22. Dalla Regione nessuno ha risposto sulla possibilità di inserire altre due corse, di Messina continuo a fregarsene e questa è la dimostrazione. Noi la nostra soluzione l’avevamo data, anche il deputato regionale dei 5Stelle Antonio De Luca ha dichiarato che era l’unica soluzione possibile”. L’on. Antonio De Luca, infatti, ha riconosciuto come giusta soluzione quella della piattaforma, ma ha contestato -oltre i modi del sindaco nell affrontare la situazione- anche l’incompetenza: doveva essere il presidente Musumeci, di concerto con il Ministro dei Trasporti, ad istituire la piattaforma per il passaggio dello Stretto.

Come accennato, l’on Cracolici e la sua richiesta di rimozione di De Luca come sindaco, sono stati bersaglio della risposta del primo cittadino, che così ha replicato:”Il deputato Cracolici oggi all’Ars mi ha definito un “podestà”. Forse per ricordare che esiste ha bisogno di parlare del sindaco De Luca, ha detto che bisognerebbe rimuovermi. Ci provi a far rimuovere un rappresentante del popolo che si batte per il suo territorio”.

Relativamente alla Family Card, questi i dati:

Su 10 mila istanze, ne rimangono validate 7783 perché 2005 domande sono state annullate. “Ci sono state card bloccate perché per chi ha dichiarato di avere reddito di cittadinanza c’è un controllo incrociato con la banca dati Inps. In questo momento non è giustificabile nessun tentativo di truffa. Non consentiamo a nessuno di approfittare dello stato di bisogno di questa emergenza. Inoltre, tante domande sono state annullate ieri perché evidentemente a molti sono arrivati i sussidi dei 600 euro e dunque in tanti hanno restituito la card. Ringrazio queste persone che hanno dimostrato di meritare la fiducia che abbiamo dato. Il dato preoccupante è che evidentemente ci sono un migliaio di partite Iva a Messina che hanno potuto beneficiare della nostra misura perché altrimenti sarebbero morte di fame. Finora sono stati spesi 449 mila euro che corrisponde al 99% della somma spendibile nella prima settimana. Quindi la misura ha funzionato benissimo”.

De Luca è poi tornato su Musumeci e i soldi promessi di cui i comuni hanno visto, fino ad oggi, soltanto una minima parte. E non ha risparmiato la stoccata: “La politica degli annunci viaggia più veloce delle azioni”.

Fino ad ora, da quando sono stati annunciati i 100 milioni da distribuire ai comuni il 28 marzo, soltanto 30 sono arrivati a destinazione e sono quelli del Fondo Europeo. All’appello mancano i 70 milioni, individuati nei fondi Poc. Secondo De Luca:  “Questo significa che i soldi messi a disposizione non sono 100 ma 30 e ancora oggi stiamo a discutere dei cavilli burocratici. Quindi se vi dovevo sfamare con i soldi della Regione potevamo morire di fame. I 70 milioni sono previsti nella Legge finanziaria della Regione che ancora deve passare dall’approvazione dell’Ars, quindi se va bene forse ci arrivano non prima del 10 maggio. E nel frattempo che mettevamo in tavola? La politica degli annunci viaggia più veloce delle azioni”.

Livia Di Vona