Condividi:

Nell’ambito dell’attività del controllo del territorio, i Carabinieri della Compagnia di Messina hanno effettuato tre arresti, paraltro relativamente a soggetti già noti per precedenti.

Questa mattina i Carabinieri della Stazione di Bordonaro hanno arrestato il 25enne C.L. già noto alle forze dell’Ordine in esecuzione del decreto di sospensione dell’affidamento in prova ai servizi sociali e conseguente ordine di carcerazione, disposto dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Messina. L’uomo, condannato per il reato di produzione e traffico di sostanze stupefacenti, era stato ammesso ad espiare la parte residua della pena inflittagli in regime di affidamento in prova ai servizi sociali ma, nel corso del tempo, ha reiterato una serie di violazioni delle prescrizione imposte. I militari in particolare lo hanno più volte sorpreso fuori casa in orario diverso da quello disposto dal Magistrato di Sorveglianza ed hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria le violazioni accertate. Per l’uomo è scattato l’arresto e conseguentemente si sono aperte le porte del carcere.

Infine nella tarda mattinata odierna i Carabinieri della Stazione di Santo Stefano Medio hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di C.S.S., 31enne messinese, già noto alle forze dell’Ordine. Le indagini svolte dai militari dell’Arma hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’arrestato ritenuto responsabile dei reati di lesioni personali aggravate e violenza privata nei confronti di alcuni congiunti scaturite da dissidi familiari. L’uomo è stato pertanto arrestato e condotto presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari.

Infine, nella serata di ieri i Carabinieri della Stazione di Tremestieri hanno arrestato il 46enne pluripregiudicato A.D., in esecuzione di ordine di carcerazione disposto dalla Corte d’Appello di Messina.
L’uomo, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso una comunità di accoglienza, aveva usufruito di autorizzazioni per effettuare delle visite mediche, ma durante i permessi ha fatto uso di alcool e di stupefacenti come riscontrato al rientro in comunità. Le violazioni delle prescrizioni imposte hanno indotto l’Autorità Giudiziaria a sostituire la detenzione domiciliare, rivelatasi inadeguata rispetto alle esigenze di cautela, con la reclusione in carcere. I Carabinieri lo hanno pertanto arrestato e tradotto presso la casa circondariale di Messina Gazzi.