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Nella diretta di stasera dal Coc, diversi gli argomenti trattati, riguardanti soprattutto la nuova ordinanza di Musumeci. Dal 25 aprile, l’orario del coprifuoco sarà spostato alle ore 20. E annuncia: abituiamoci ad un anno di “libertà vigilata”. Di seguito i dettagli.

Il sindaco De Luca ha affrontato, come promesso in un video su Facebook sabato sera, la nuova ordinanza del presidente Musumeci. E ne ha sottolineato le incongruenze, relativamente a quanto annunciato da Musumeci stesso nel video e a quanto contenuto nelle nuove disposizioni: “Il presidente Musumeci nel suo video ha detto che si poteva fare attività sportiva, ma nella sua ordinanza non c’è nessun riferimento. L’attività motoria è consentita dall’ultimo decreto, ma nel senso di breve passeggiata nei pressi della propria abitazione. Non si parla di attività sportiva. Chiederemo al presidente Musumeci di fare un chiarimento. Si può fare una passeggiata attorno al condominio.”

Consueto l’aggiornamento a cura dell’;assessore Calafiore sulla Family Card: sono 3208 domande annullate sulle 11416 presentate. 529 sono state ripresentate. 1930 domande sono state annullate direttamente dagli utenti, forse anche perché nel frattempo sono intervenuti altri sussidi, come i 600 euro per le partite iva. “749 domande sono state invece sospese dal Comune. Di queste, 550 per doppia presentazione, magari per errore. 199 sono state annullate perché chi aveva presentato la richiesta non aveva dichiarato di percepire il reddito di cittadinanza.”

Come già preannunciato nei giorni scorsi e anche nella giornata di oggi, domani e dopodomani sarà nuovamente possibile presentare domanda attraverso la piattaforma online. “Nel frattempo, se qualcuno ritiene di dover annullare la richiesta è ancora in tempo. Dopo questi due giorni si cristallizzerà tutto e saranno intensificati i controlli con l’incrocio dei dati con l’Inps.”

Dopo la Family Card, De Luca è tornato a discutere dell’ordinanza di Musumeci, a proposito di Stretto, lidi e coprifuoco. Il sindaco ha fatto presente che il presidente della Regione ha recepito la distinzione, già operata con la piattaforma “Si passa a condizione “, tra viaggiatori e pendolari, ma ha fatto sapere che domani chiederà alla Regione e all’Autorità Portuale di prevedere due distinti sbarchi per le suddette categorie.

Per quanto riguarda i lidi, “L’ordinanza di Musumeci ha poi creato confusione sulla possibilità di iniziare i lavori nei lidi e nelle strutture balneari. ma questo non è possibile perché il 17 aprile la Regione ha revocato il provvedimento che faceva partire la stagione balneare dal 1 maggio. Ad oggi non ci sono provvedimenti che autorizzano queste attività. Nessuno finora ha preso una decisione su come saranno regolamentate per esempio le attività dei lidi. E’ certo che chi va oggi a pulire o fare lavori in queste strutture rischia di fare investimenti sbagliati perché cambieranno le condizioni di fruizione. Devono stabilire le prescrizioni. Lo chiederò a gran voce perché il territorio merita di sapere quando inizierà la stagione balneare a Messina e a quali condizioni.”

Al termine, De Luca si è soffermato sulla nuova ordinanza sindacale e ha avvisato: “Mettiamoci tutti in testa che per un anno dobbiamo convivere con una situazione che ci imporrà dei limiti. Io la chiamo libertà vigilata, possiamo chiamarla libertà condizionata, ma dobbiamo abituarci al fatto che cambieranno le abitudini.”

La nostra nuova ordinanza stabilisce che dal 25 aprile il coprifuoco si sposta alle ore 20, “consentiremo a Messina tutto ciò che è consentito fare dal Decreto del Presidente del Consiglio e dalla ordinanza del presidente Musumeci. Ci possiamo permettere di allinearci alle disposizioni nazionali e regionali. Non ci saranno più restrizioni volute dal sindaco De Luca. Le vecchie ordinanze cesseranno di avere efficacia alle ore 24 del 24 aprile. Cade dunque l’obbligo di chiudere alle 18. Per esempio possono riaprire le profumerie. Restano chiusi parrucchieri, barbieri e estetisti, non per nostro volere ma perché lo prevede il DPCM nazionale.

Gli operatori dovranno essere muniti di mascherine e guanti monouso. Ai clienti che non ne siano già forniti, dovranno essere distribuiti mascherine e guanti e installare un erogatore di igienizzante per le mani. Tutte le attività, come già accade ad esempio nei supermercati, dovranno far rispettare il distanziamento sociale.”

Livia Di Vona