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Nella diretta di stasera, il sindaco di Messina De Luca ha reso noto di essersi rivolto al Prefetto Carmela Librizzi affinché sia disposto l’impiego dell’esercito. Le unità di polizia municipale -nella misura di venti, impiegate su due turni- sono insufficienti a garantire un controllo serrato. Nuova ordinanza pronta con il divieto di passeggio e attività sportiva all’aperto.

Ci riprova ancora il sindaco De Luca, il divieto assoluto di passeggio e attività sportiva all’aperto è già formalizzato in una nuova ordinanza che, in teoria, dovrebbe entrare in vigore domani sera. Inviata come di dovere al Prefetto Carmela Librizzi, con esplicita richiesta allegata di impiegare le forze dell’esercito ed implementare così l’attività di controllo sul territorio.

A fatica è riuscito a trattenersi dalla collera il primo cittadino, nel collegamento di stasera.  Gli ultimi fatti sono relativi ad una cinquantina di persone tornate il 7 marzo da una settimana bianca a Madonna di Campiglio, che si trova si in Trentino ma lo scalo è previsto a Bergamo, il punto più colpito dalla diffusione del coronavirus.

Uno dei punti centrali di stasera -e della collera- è  stata l’omissione della comunicazione da parte di chi era tenuto ad informare il sindaco, del ricovero, nella giornata di sabato, di un medico facente parte del gruppo che ha trascorso le vacanze a Madonna di Campiglio.

L’alta capacità di diffusione del virus, per ogni infetto cinque risultano poi contagiati, -continua il sindaco- fa si che si assumano senza ulteriore indugi quei provvedimenti che stronchino il virus e mettano fine una volta per tutte a quello che ha chiamato “u babbìu’, cioè la presa in giro da parte di cittadini poco coscienziosi che con autocertificazioni in cui dichiarano di essere fuori per necessità, nascondono le vere motivazioni del loro trovarsi in giro e cioè, appunto, il passeggio.

Ma la questione più delicata riguarda il fatto che in quella settimana bianca in Trentino, sono ben 115 i messinesi recatisi in vacanza. Numero che potrebbe salire, terminato l’incrocio di dati con le strutture alberghiere, b&b, etc, a 140. Persone a cui De Luca lascia uno strettissimo margine di tempo per autodenunciarsi, sottolineando la necessità di farlo attraverso i canali ufficiali perché imporsi l’autoisolamento senza autodenuncia non consente di monitorare la situazione sulla diffusione del Covid-19.

Domani, comunque, attesa la risposta della Dottoressa Librizzi, anche se, visti i precedenti, sembra difficile un esito positivo.

Livia Di Vona