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Presentata nella giornata di ieri, durante una conferenza stampa e dopo giorni di intense polemiche politiche, la piattaforma programmatica “Cambio di passo”, che si presenta come una sorta di Salva-Messina bis o un suo completamento. Un testo che, pur essendo definitivo, resta aperto-secondo le parole del sindaco- ad accogliere suggerimenti dei consiglieri e che consiste in una blindatura del programma amministrativo, che per essere realizzato ha bisogno di una maggioranza solida.

Diversi i temi affrontati durante la presentazione del testo del cd. “Cambio di passo.” Il sindaco, che ha presentato questa fase come se si trattasse dell’istituzione di una “cabina di regia”,  tesa al raggiungimento di un maggiore raccordo tra giunta e consiglieri, ha illustrato i risultati raggiunti con il Salva-Messina, riuscendo a scongiurare il dissesto finanziario con una massa debitoria passata da 552.209.432 euro a 365.440.900 attraverso azioni “che hanno consentito di diminuire e rateizzare oltre 196 milioni di euro”.

Elencato anche il cronoprogramma delle delibere, distinguendole in base a precise tipologie: “La prima è quella che attiene principalmente al completamento del Salva Messina, la seconda riguarda provvedimenti in Consiglio comunale che sono collegati all’attività amministrativa e sono definiti urgenti; la terza tipologia è collegata all’attività amministrativa e vengono definite delibere opportune da fare; la quarta ed ultima tipologia interessa invece un inizio di impostazione strategica riguardante il profilo urbanistico e altre tematiche della Città come il piano strategico urbano e quello dell’Area dello Stretto collegato anche al piano strategico della Città Metropolitana che abbiamo già avviato come aspetto propedeutico, è stato finanziato e nell’arco temporale 2020-2021 si dovrà definire anche perché inizia la partita della programmazione comunitaria 2021-2027; è quindi necessario che ci sia un raccordo complessivo e si stabilisca su alcune tematiche fondamentali per la Città il tipo di scelta da fare come ad esempio ponte sì, ponte no. “

Il sindaco ha poi proseguito cercando di richiamare i consiglieri ad un senso di responsabilità, in quanto adesso l’obbiettivo della giunta non può limitarsi all’amministrazione di “debiti e disastri”, occorrendo accelerare una strategia di rilancio della città.  De Luca, in vista delle importanti scadenze del 2020 (“i provvedimenti del 2020 sono un numero imponente, perché è stata programmata entro ottobre la definizione dei debiti derivanti da sentenze definitive. Ciò condiziona la fuoriuscita del Comune di Messina dal Piano di Riequilibrio entro dicembre 2022, il che significa con quindici anni di anticipo rispetto al programmato.”) è alla ricerca di una maggioranza, certamente non risicata, che gli consenta di rispettare la tabella di marcia.

“Auspico di non avere una maggioranza risicata; trarrò le mie conclusioni quando il provvedimento sarà votato. Il numero minimo è sedici, però credo che a nessuno serva stare sull’Aventino in un momento così delicato perché Messina ha bisogno di tutti”.

Livia Di Vona