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Gioia per due famiglie messinesi che, stamane, hanno firmato i contratti relativi al progetto Capacity, con cui saranno presto consegnati due alloggi.
È avvenuta stamattina nella Sala Falcone e Borsellino di Palazzo Zanca, la sottoscrizione di due nuovi contratti per la consegna degli alloggi nell’ambito del progetto Capacity, alla presenza dell’assessore alle Politiche Sociali, Alessandra Calafiore, del notaio Enrico Siracusano e del dirigente Salvatore De Francesco.
Oggi è toccato  alle famiglie di Napoleone Cosenza  e Maria Miceli e di Antonio Spartà e Giuseppina Alati, inserite nella graduatoria definitiva degli aventi diritto ad aver assegnata un’unità immobiliare di Fondo Saccà. A queste famiglie, una volta preso atto delle documentazioni prodotte dal partner del progetto, Ecos-med s.c.s., alla famiglie è stato riconosciuto lo status di beneficiarie del Capitale personale di capacitazione,  avendo autonomamente individuato un’abitazione adeguata alle proprie esigenze, compatibile con i vincoli economici del progetto Capacity (75% del prezzo lordo di acquisto con un massimale di 80 mila euro) e delle proprie disponibilità finanziarie.
L’assessore Calafiore ha dichiarato: “La firma di oggi di due nuovi contratti è un tassello che si aggiunge a quelli precedenti nel processo di risanamento che l’Amministrazione comunale ha avviato dal suo insediamento, ritenendolo un impegno assolutamente prioritario e costante. La gioia delle due famiglie messinesi ci stimola a proseguire con determinazione nel nostro lavoro quotidiano”.
Il progetto Capacity attribuisce ai cittadini, sulla base della graduatoria di assegnazione, la possibilità di scegliere il proprio alloggio, attraverso diverse alternative: possono pagare un canone mensile relativo ad appartamenti di proprietà del comune; possono contribuire alla costruzione di 12 alloggi, in seguito ad un periodo di formazione e infine, possono acquistare uno degli appartamenti grazie al contributo del comune, che non supera il 75% della spesa totale e un tetto di 80.000 euro, come sopra ricordato. A differenza delle prime due opzioni, nell’ultima la proprietà è esclusivamente del cittadino.
Livia Di Vona