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Il consigliere comunale Libero Gioveni chiede all’amministrazione di sollecitare l’integrazione dell’avviso pubblico, emanato ieri dalla Regione, per estendere anche alle ludoteche la possibilità di presentare domande per ottenere i contributi: “Svolgono lo stesso lavoro delle altre scuole dell’infanzia paritarie.” 

“Proprio ieri il Comune di Messina ha emanato un avviso pubblico che permette a tutte le scuole dell’infanzia paritarie della città di presentare un’istanza entro il prossimo 1 marzo volta ad ottenere un contributo economico finalizzato alla
ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi.

L’avviso – spiega il consigliere comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia Libero Gioveni – è frutto di una direttiva dell’assessorato regionale all’istruzionee alla formazione professionale che, a sua volta, fa riferimento a dei fondi assegnati dal Ministero dell’Istruzione.

Ciò che mi preme però evidenziare con rammarico dopo aver ricevuto parecchie rimostranze da altri soggetti giuridici similari – prosegue il consigliere – è la totale esclusione delle ludoteche che, come è noto, svolgono lo stesso prezioso servizio per tantissimi bambini affidati da altrettante famiglie.

Nulla da dire sull’avviso del Dipartimento servizi alla persona di Palazzo Zanca– precisa l’esponente di FdI – che non ha fatto altro che prendere atto della direttiva della Regione, ma è pur vero che queste categorie ed attività , al pari
di tante altre che magari hanno potuto presentare delle istanze per ricevere dei piccoli ristori nazionali, regionali e comunali, risultano fra quelle certamente più penalizzate, nonostante il prezioso servizio educativo che le ludoteche svolgono per i minori.

Mi auguro e chiedo, quindi – conclude Gioveni – che in qualche modo l’Amministrazione, ponendo un quesito pregiudiziale all’assessorato regionale all’istruzione competente su tale vulnus, possa far integrare nell’avviso pubblico emanato ieri
anche la possibilità alle ludoteche di accedere al contributo al pari delle scuole dell’infanzia paritarie.”