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Un’area giochi nella zona sud, ecco la proposta del consigliere pentastellato della II Municipalità Paolo Scivolone, che chiede di eliminare l’attuale struttura circolare dello slargo retrostante via Padre Leta e realizzare al suo posto un’area giochi con panchine e aree verdi per ospitare manifestazioni culturali e ricreative: «La si intitoli al compianto Pippo Spadaro»

La zona sud è da anni abbandonata al suo destino senza area verdi, senza area giochi, solo spazzatura in una tra più popolose zone della città. Negli anni sono passati Accorinti, De Luca ma niente è cambiato, solo slogan elettorali. Riqualificare la piazza retrostante via Padre Leta, nel villaggio Unrra, eliminando l’attuale struttura circolare e realizzando un’area attrezzata per bambini, con panchine, cestini per i rifiuti e aree verdi, è la proposta di Scicolone, che ha presentato un ordine del giorno discusso lo scorso 6 agosto nel corso della III Commissione consiliare.

«La piazza, una delle più ampie del villaggio, posizionata in prossimità di una scuola e della parrocchia – spiega il consigliere del M5s – è attualmente poco frequentata e depotenziata a causa della conformazione poco funzionale e della mancanza di elementi di arredo urbano. L’idea è quella di eliminare l’attuale struttura circolare di cemento e di realizzare al suo posto un’area giochi per bambini, migliorando l’impianto di pubblica illuminazione e installando un sistema di videosorveglianza (chiesto a più riprese negli anni) per evitare che venga distrutta da atti vandalici come è già accaduto in passato, con il “furto” di panchine, cestini e persino alberi. Grazie all’ampia metratura, lo slargo potrebbe essere utilizzato anche per ospitare manifestazioni culturali e ricreative, coinvolgendo i cittadini del comprensorio, privi di spazi pubblici all’aperto».

«La piazza – prosegue – potrebbe essere ulteriormente valorizzata con la collocazione di una fontana monumentale al centro, come proposto dal collega  Giuseppe Villari, ed eventualmente con un chiosco da dare in affidamento a privati con un apposito bando. Le idee al vaglio sono tante. L’importante è che, a distanza di due anni dal suo insediamento, l’Amministrazione si adoperi finalmente per riqualificare questo spazio nevralgico per la vita del quartiere, restituendolo alla cittadinanza», conclude Scivolone, che evidenzia infine la necessità di dare alla piazza, attualmente senza nome, una degna intitolazione: «Un’idea potrebbe essere quella di omaggiare Pippo Spadaro, scomparso nel settembre del 2008: una persona stimata da tutta la comunità».

Emanuele Morabito