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L’assessore al Bilancio e Programmazione, Vincenzo Cuzzola, e l’assessore al Sistema dei Controlli Interni e Monitoraggio del Piano di Riequilibrio, Guido Signorino, hanno tenuto oggi a Palazzo Zanca una conferenza stampa per illustrare ai giornalisti le scelte finanziarie dell’Amministrazione comunale.

Con la nomina dell’assessore Cuzzola, l’Amministrazione Accorinti ha inteso imprimere una forte accelerazione al percorso verso il risanamento finanziario dell’Ente, confermando così l’iniziale orientamento verso la strada difficile del Piano di Riequilibrio piuttosto che la scorciatoia del dissesto, che tanti danni rischierebbe di produrre alla città di Messina. “Una scelta sempre più convincente – hanno evidenziato Cuzzola e Signorino – tenuto conto che, se l’Ente fosse mandato in dissesto, difficilmente risulterebbero spendibili le risorse per il PonMetro, o quelle per il “Bando per le Periferie” o per l’Agenda Urbana, né potrebbe portarsi avanti il programma per le nuove assunzioni. Per questo, a partire dal corrente bilancio, insieme al Sindaco e alla Giunta municipale, abbiamo inteso gestire complessivamente le manovre di bilancio e di piano, senza più utilizzare due strumenti contabili separati e due livelli diversi di monitoraggio e gestione.

Ecco perché è stata abolita la delega al risanamento finanziario, essendo di fatto questa ormai parte integrante delle azioni di bilancio, mentre si è dato rilievo alle azioni di monitoraggio e controllo concomitante, oltre che successivo; ecco ancora perché l’estensione esplicita del sistema dei controlli interni al monitoraggio del piano, con specificazione della relativa delega.

Il monitoraggio del piano di riequilibrio condotto dagli Uffici ha evidenziato come, sostanzialmente, gli obiettivi del piano siano stati conseguiti, salvo quelli connessi al ritardo di attuazione della revisione delle rendite immobiliari e alla mancata attivazione, da parte del Governo, della riforma del catasto. La mancata attuazione o il ritardo di queste due misure hanno generato mancati accertamenti di entrata per complessivi 6,7 milioni annui, che trovano in bilancio accantonamenti di riserva destinati al loro assorbimento. Anche nel corrente anno le dette misure non dovrebbero produrre risultati, per un ulteriore disequilibrio, sempre di 6,7 milioni di euro.

Per quanto riguarda il bilancio 2017, la scelta dell’Amministrazione comunale di considerare ormai avviata la fase del risanamento finanziario, con conseguente sostanziale adeguamento del bilancio alle esigenze del piano, ha imposto una rivisitazione del previsionale 2017-19, già adottato dalla Giunta.

Questa operazione ha evidenziato alcune criticità. La prima è che in bilancio occorre dapprima accantonare la somma necessaria a fare fronte agli obiettivi non realizzabili nel breve per i 6,7 milioni di euro; la seconda che detti mancati obiettivi produrranno, presumibilmente, un ulteriore squilibrio anche per l’anno in corso.

Queste manovre – hanno concluso Cuzzola e Signorino – se sommate alla necessità di stanziare circa 6 milioni di euro a favore di Messinambiente, producono uno squilibrio, per ripianare il quale è in corso, da parte dell’Amministrazione e della dirigenza la verifica della possibilità di implementare azioni positive di bilancio che permetteranno di raggiungere gli obiettivi, senza necessità di decurtare la spesa”.