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Si terrà domani a Messina, “nell’Hotspot di nuova istituzione” (newly established hotspot, come si legge dal sito dell’Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali), un workshop sulla Carta Europea dei Diritti Fondamentali: evento al quale parteciperanno rappresentanti del Ministero degli Interni, autorità di altri Hotspot italiani, rappresentanti della Commissione Europea, operatori di Frontex, EASO, Europol, UNHCR, IOM.

L’ufficialità della realizzazione del nuovo Hotspot, se di ufficialità si può parlare dal momento che il nostro governo preferisce agire nell’ombra, si inserisce tra gli obiettivi del piano del ministro dell’immigrazione Minniti e arriva, dopo il susseguirsi nei mesi scorsi di notizie artatamente poco chiare, confermando l’apertura nella nostra città dell’undicesimo Hotspot italiano.

In una città dove va arginata la diffusione di sentimenti e visioni discriminatorie e razziste la nascita di un hotspot è un pericolo per tutte e tutti; serve pensare ad un’accoglienza divisa tra più enti e in numeri piccoli, più umanamente gestibili; un’accoglienza che favorisca l’integrazione dentro nuclei piccoli e diffusi.

L’immigrazione può essere una risorsa umana e politica: l’hotspot, no.”