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Soluzione estrema del primo cittadino per porre un freno al non rispetto delle regole prescritte per contenere l’epidemia da coronavirus, il coprifuoco. In arrivo, tra polemiche feroci, l’ordinanza che vieterà di mettere piede fuori casa, se non per approvviggionarsi.

Una soluzione, secondo il sindaco, giustificata dalla paura di far collassare un sistema sanitario che non solo non è efficiente come quello del nord, che pure ha le sue sofferenze di questi tempi, ma conta pochissimi posti letto nei reparti di rianimazione.

“Stiamo preparando l’ordinanza che vieta a tutti di uscire dalle proprie abitazioni. Sarà prevista la chiusura di tutte le attività, pubbliche e private sino al 3 Aprile. Resteranno aperte solo le attività per l’approvvigionamento dei generi di prima necessità. Ci sarà un piano per il controllo del territorio. La situazione emergenziale necessita di prese di posizione decise, per qualcuno impopolari. Chi vuole è libero di impugnarle, prendendosi le consequenziali responsabilità”. Si è espresso così  il Sindaco di Messina, De Luca.

“Se le Regioni del centro-nord sono in emergenza, pur avendo dal punto di vista sanitario strutture all’avanguardia – continua il Primo cittadino – qui al Sud l’aumento del contagio sarebbe una tragedia annunciata. Da mie riservate notizie, in tutta la provincia di Messina ci sono appena 10 posti letto disponibili in rianimazione; in Sicilia saranno 70 in tutto. Ma anche se fossero 150 rispetto al rischio di una pandemia nel nostro territorio, cosa succederebbe? Attendo che qualcuno mi smentisca. Volete capirlo che qui l’aumento della diffusione del virus sarebbe una tragedia annunciata?”

De Luca, dunque, fa appello al buon senso della cittadinanza nel restare a casa ma considerata l’idea del coprifuoco, pare non esserne molto persuaso. Certo, ad emergenza rientrata occorrerà riflettere su come il rischio di un’epidemia (su cui i media hanno creato confusione e panico, innescando anche un effetto contrario al buon senso civico)  e la inadeguatezza della sanità -devastata, tra le altre cause, da un’austerità ottusa- possano comportare una compressione del vivere democratico. Dall’altro lato, non si può neanche fare finta di non avere a che fare con la superficialità di alcuni, punto di innesco proprio di queste misure che colpiscono tutti.

Questa sera, alle 19, con una diretta facebook, lo stesso primo cittadino darà lettura dell’ordinanza e ognuno avrà 24 ore di tempo per adeguarsi alle nuove disposizioni, che entreranno in vigore entro dopodomani.

Livia Di Vona