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Dopo le polemiche sollevate dai consiglieri Pd (Felice Calabrò, Gaetano Gennaro, Alessandro Russo, Antonella Russo) sulla prolungata assenza del sindaco, la giunta comunale ha risposto  con una nota per replicare.

Dopo settimane di illazioni sulla lunga assenza del sindaco, alcuni consiglieri comunali del Pd hanno incalzato l’amministrazione con queste parole: “Per tutto questo tempo abbiamo atteso con pazienza di conoscere le reali motivazioni che stanno impedendo di fatto al Sindaco di esercitare il proprio mandato con la sua presenza fisica a Palazzo Zanca- scrivono- Fino ad oggi il sindaco De Luca non ha ritenuto di comunicare con modalità istituzionali e trasparenti alla città i motivi e la durata della sua assenza. Né possono considerarsi sufficienti le scarne e criptiche comunicazioni flash attraverso la sua personale pagina Fb seguita solo dai suoi supporters. Crediamo sia giusto che la città sappia con precisione quanto ancora debba attendere per riavere un Primo cittadino nella pienezza delle sue funzioni, considerata la delicatezza economico-sociale del momento contingente, e la pendenza dei cronici problemi della città non ancora adeguatamente affrontati e risolti da questa Amministrazione”.

Pur augurando al padre del sindaco una pronta guarigione, i consiglieri sottolineano che non è possibile lasciare vuoto il ruolo di guida della città e inoltre ipotizzano che possa esserci stato un incontro con Salvini nei giorni scorsi, in occasione del suo viaggio elettorale nella provincia.

E ancora: “Registriamo con stupore che mentre da oltre un mese qualsiasi responsabilità è stata demandata al vicesindaco ed alla giunta, lo scorso 12 giugno il sindaco De Luca si è materializzato nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca ove, in tarda sera, è stata esitata la delibera di giunta n. 260. Si tratta dell’impugnazione del decreto del Presidente della Repubblica, che ha annullato l’ordinanza sindacale con la quale lo stesso De Luca aveva istituito la “banca dati” di attraversamento dello Stretto, con conferimento di incarico legale all’Avv. Carlo Taormina e al prof. Angelo Clarizia. Pur non entrando nel merito della chiara fama professionale di entrambi, consideriamo insolita, oltre che inopportuna, la nomina al primo dei due professionisti, che da anni è il legale personale del Sindaco ed universalmente riconosciuto come esperto di procedimenti penali.

Stigmatizziamo in modo netto il comportamento di chi ritiene che le Istituzioni possano essere utilizzate per vicende e battaglie politiche personali, che poco o nulla hanno a che vedere con l’interesse generale della città e dei cittadini”, e pongono l’accento sul concreto rischio che la città, dal punto di vista istituzionale e non solo, subisca un grave danno di immagine per l’impugnazione davanti al Tar Lazio di un decreto del Capo dello Stato, emesso su deliberazione del Consiglio dei Ministri, fondata sull’autorevole parere espresso sul caso specifico dal Consiglio di Stato.

Nella serata di ieri, la giunta ha ritenuto di passare al contrattacco, chiedendo da parte dei consiglieri la prova dell’incontro tra De Luca e Salvini: “I consiglieri del PD hanno sferrato oggi un attacco al Sindaco che – se non fosse inopportuno ed offensivo – potrebbe anche far sorridere. Questi signori, minimizzando su problemi personali e familiari che non conoscono, vorrebbero – a quanto pare – dettare l’agenda al primo cittadino.

L’aspetto ridicolo è, che dopo avergli contestato l’assenza fisica da Palazzo Zanca, di cui, lo ricordiamo, De Luca non è il custode, criticano gli atti da lui compiuti quando ha partecipato alle riunioni della Giunta Municipale. Sul punto ci teniamo a precisare che non c’è stata giornata che non abbia visto impegnato il nostro Sindaco in incontri con noi Assessori, ovunque egli si trovasse… persino in ospedale in occasione del ricovero di un suo padre! E tali continui e quotidiani contatti ci permettono di sostenere senza timore di smentita che non vi è stato alcun incontro con Matteo Salvini, il quale, a differenza di altri, ha ben compreso le ragioni di uomo occupato e preoccupato per le condizioni di salute del padre. I signori Consiglieri comunali esibiscano le prove di questo incontro De Luca – Salvini oppure chiedano scusa per evitare di passare per ciarlatani istituzionali. Infine riteniamo inutile qualsiasi commento sul ricorso che la Giunta collegialmente ha voluto proporre a tutela del prezioso lavoro svolto durante l’emergenza COVID che ha causato anche un inedito scontro istituzionale del nostro Sindaco con il Ministro degli Interni e del quale abbiamo chiesto nelle sedi giudiziarie il chiarimento definitivo”.

Livia Di Vona