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Con una nota, l’assessore Caruso interviene sulla polemica sulla legittimità del Laboratorio turistico, convocato dallo stesso assessore al Turismo lo scorso 25 maggio. Di seguito il testo.

“Dal 2011, infatti, i Comuni capoluogo di Provincia e i comuni o loro unioni, facenti parte degli elenchi regionali delle località turistiche o delle città d’arte, possono richiedere l’applicazione dell’imposta di soggiorno alle strutture ricettive. Il gettito fiscale derivante dalla raccolta dell’imposta deve essere ‘destinato a finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali’. Su proposta dell’allora Commissario Croce, il Consiglio Comunale approvava l’Istituzione del ‘Laboratorio Turistico’ con delibera n. 69 del 27/09/2012. In particolare, l’art. 14 prevede che: ‘Con successivo atto da approvare entro 120 giorni dall’adozione del regolamento, deve essere istituito con apposita Delibera, un LABORATORIO PER LO SVILUPPO TURISTICO col compito di monitorare gli effetti dell’applicazione della tassa di imposta e di fornire eventuali proposte correttive. Di tale organismo faranno parte con propri rappresentanti, la Provincia regionale di Messina, il Comune di Messina, l’Autorità Portuale e le principali Associazioni di categoria maggiormente rappresentative’. Con delibera n. 213 del 9 aprile 2015, la Giunta Comunale confermava i componenti già individuati con la precedente delibera n. 376 del 30/04/2013 (nello specifico i rappresentanti di CONFESERCENTI di Messina, del Comune di Messina, della Provincia Regionale di Messina, dell’Autorità Portuale, del Dirigente del Dipartimento Politiche Culturali ed Educative) e integrava la nomina delle seguenti figure: Sindaco, Assessore al Turismo con funzione di Presidente, Direttore dei Servizi Turistici regionale, CONFINDUSTRIA Messina e CONFCOMMERCIO Messina (in quanto la FEDERALBERGHI è rappresentata dalla Confcommercio)”.

Foto copertina: dal web