Condividi:

Nulla di fatto sulla baraccopoli a Messina: sono stati dichiarati inammissibili gli emendamenti alla legge di bilancio dello Stato, che prevedevano interventi per eliminare le baracche messinesi.

Erano stati presentati emendamenti sia dai deputati messinesi Matilde Siracusano, di Forza Italia, Pietro Navarra del Pd, sia da Francesco D’Uva del Movimento Cinque Stelle, ma nulla di fatto.

Non si è fatta attendere la reazione  dell’assessore regionale Marco Falcone, che ha espresso rammarico per la battuta di arresto: “Abbiamo appreso della non ammissibilità degli emendamenti alla manovra – sia di maggioranza, che di opposizione – che ponevano le basi per cancellare finalmente le baraccopoli di Messina attraverso l’atteso commissariamento. In questo momento così decisivo, vogliamo ribadire il nostro punto fermo: su Messina occorre superare le logiche partitiche e fare il massimo per un obiettivo condiviso da tutti, cioè archiviare una vergogna lunga più di un secolo. La Regione Siciliana, qualora il Governo Conte si decidesse, è pronta a sottoscrivere un’intesa per un intervento finanziato da Roma su cui, comunque, saremmo pronti a fare la nostra parte. Al ministro Provenzano chiediamo di non perdere quest’occasione e di intervenire con una proposta già durante l’esame della manovra finanziaria”.