Condividi:

Nei giorni scorsi si è tenuta presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Messina, una Lectio della Prof.ssa Elsa Fornero, ex Ministro del Lavoro.

Nell’ambito delle lezioni di “Macroeconomia e Politica Economica” del corso di laurea in Management d’impresa, tenute dal Prof. Ferdinando Ofria, la protagonista della tanto discussa legge che porta il suo nome,  ha relazionato sul tema “Chi ha paura delle riforme. Illusioni, luoghi comuni e verità sulle pensioni”, titolo del suo ultimo libro. Assieme all’ex Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del governo Monti, hanno preso parte all’iniziativa il Rettore, Prof. Salvatore Cuzzocrea, il Direttore del Dipartimento di Economia, Prof. Michele Limosani, ed il Prof. Ferdinando Ofria che ha illustrato la carriera della docente.

“E’ un bellissimo segnale – ha commentato il Rettore – poter osservare l’Aula Magna piena di ragazzi in occasione di un evento così importante. La Prof.ssa Fornero, nel corso del suo intervento, tratterà di un tema fondamentale, ovvero, le riforme, delle quali non bisogna avere timore. Nel giro di un anno, questa amministrazione ha dimostrato di non averne paura, perchè servono a guardare con ottimismo al domani di voi studenti che siete il futuro di Messina e della nostra Regione”.

“Sono molto contenta ed anche un po’ emozionata – ha detto la Prof.ssa Fornero – nel vedere un’Aula così gremita. Oggigiorno, ritengo che, in Italia, la cosa veramente importante sia il dialogo civile. Dobbiamo liberarci dagli aspri confronti, per rafforzare la società e contrastare alcune forme dannose di populismo. Ho riflettuto circa 5 anni prima di decidermi a pubblicare questo libro che, ci tengo a sottolineare, è stato fatto per parlare in modo pacato delle riforme e di pensioni. Purtroppo, il concetto di riforme è abusato, da un lato, e mal compreso, dall’altro. In merito al sistema pensionistico, evidenzio, invece, come questo sia un contratto fra generazioni. Anche questo, nel tempo, è stato mal compreso e male interpretato. Quando cambiamo le regole di questo contratto, dobbiamo pensare non solo alle generazioni di oggi, già pensionate o vicine alla pensione, ma anche a quelle future. Nel testo, cerco di raccontare, con semplicità, che cosa è una pensione, evidenziando come l’economia debba sorreggerla. Questo significa, oltretutto, che la riforma delle pensioni, dovuta anche al cambiamento demografico e del sistema economico, deve essere fatta rispettando coloro che verranno. Se penso ai giovani e al futuro, non posso immaginarli staccati dall’Europa, una grandissima e lungimirante realizzazione che ci ha fornito l’idea del welfare e del principio d’uguaglianza”.