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Nonostante le avverse condizioni meteorologiche e le conseguenti difficoltà logistiche la XII edizione de “Lo Spettacolare sbarco di Don Giovanni d’Austria” è andata in scena.

La giornata di ieri è stata caratterizzata da una violenta ondata di maltempo che ha reso impraticabile il Forte San Salvatore scelto come location per ospitare la XII edizione della rievocazione storica. I locali sono stati allagati, parte dell’attrezzatura persa, la diretta pensata per portare nelle case dei messinesi e di tutti gli amici e le amiche della Rete del Mediterraneo la manifestazione  fortemente compromessa dal maltempo.

 

 

 

 

 

 

Nonostante tutto la manifestazione c’è stata nel segno della continuità. Evento-simbolo di una città che non si arrende. L’edizione 2020 de “Lo Spettacolare sbarco di Don Giovanni d’Austria” si è svolto senza la presenza del pubblico nel rispetto delle normative anti-contagio con un corteo storico in costume ridotto nel numero per evitare assembramento. Una versione rivisitata quindi per rispettare le disposizioni anti Covid-19 e fruibile solo attraverso la versione live streaming. “In questi dodici anni, afferma il presidente dell’ass. Aurora Fortunato Manti, la manifestazione è cresciuta grazie al supporto di partner pubblici e privati che hanno creduto in questo progetto supportandoci. Vogliamo ringraziare quanti ci hanno sostenuti. L’autorità portuale, la corporazione piloti, l’associazione rimorchiatori, il gruppo ormeggiatori, il Gruppo Caronte e Tourist, Allianz assicurazione di Damiano Malfi, Allianz assicurazione agenzia Salonia. Grazie alle istituzioni che hanno patrocinato l’evento riconoscendo la valenza culturale e storica della manifestazione.”

Parole di compiacimento sono state espresse anche da Pietrangelo Pettenò, presidente della Marco Polo Project Venezia e delegato della rete internazionale Sulle Rotte di Lepanto. “Siamo davvero grati alla città di Messina, ha affermato Pettenò, per essere riusciti a costruire attraverso questa manifestazione una rete di collaborazione internazionale che pone la città dello stretto al centro del Mediterraneo, baricentro indiscusso di una strategia di sviluppo e rilancio economico che punta allo scambio, all’incontro, alla valorizzazione delle peculiarità di ciascun territorio consapevoli che solo facendo squadra si possa andare lontano. Venezia è qui grazie ad un progetto che ha saputo mettere in luce la storia che lega le due città marinare di Messina e Venezia e partendo dal recupero della memoria costruire nuovi percorsi che ci proiettano ad un futuro di collaborazione.”

Un momento particolarmente emozionante è stato rappresentato dalla tradizionale cerimonia dello sposalizio del mare quest’anno officiata da Don Andrea Di Paola delegato dalla curia e dall’assessore Enzo Caruso in rappresentanza dell’amministrazione comunale e del sindaco Cateno De Luca, impegnato ieri in operazioni di protezione civile per fronteggiare le criticità legate all’emergenza maltempo. Subito dopo la rappresentazione scenica del corteo e dell’incontro tra Don Giovanni D’Austria e il senato messinese con la partecipazione dell’associazione Culturale Pro Mili San Pietro – Gruppo di rievocazione storica per i popolani; Pippo Oliveri, Orazio Badia, Pippo Cafiero, Pippo Pizzuto, Gabriele Schifilliti, Lillo Centorrino per il Senato della Nobile Città di Messina; Nunzio Barbera per Giuseppe Francesco conte di Landriano, Stratigò della Nobile città di Messina; Pippo Castorina per Sua Eccellenza Mons. Giovanni Retana, Arcivescovo e Archimandrita di Messina e Felice Currò per il monaco Domenicano; Filippo Faillaci per Abate Francesco Maurolico, astronomo, matematico, cosmografo, fisico, geografo, scienziato, storico e letterato messinese; Saro Sardo per Gianandrea Doria, comandante della flotta genovese al servizio della Spagna; Umberto Costa per Marcantonio Colonna, capitano generale della flotta pontificia e luogotenente generale di Don Giovanni d’Austria; Filippo Cavallaro per Sebastiano Venier, comandante della flotta della Repubblica di Venezia; Nino Prisa per Agostino Barbarigo, provveditore generale dell’armata veneziana e luogotenente del comandante Sebastiano Venier; Mauro Failla per Sua Eccellenza Don Giovanni d’Austria, comandante generalissimo della Santa Triplice lega fra Spagna, Venezia e Stato Pontificio; Gruppo Storico “Associazione Marduk” di Rometta (Me).

La sceneggiatura è stata curata sapientemente dall’instancabile arch. Nino Principato. Un ringraziamento particolare allo Stato Maggiore della Marina e al Comando Supporto Logistico con il Capitano di Vascello Giuseppe Catalano. Subito dopo il momento scenico a causa delle avverse condizioni meteo che hanno reso inagibili i locali del Forte San Salvatore la parte conclusiva della manifestazione si è svolta presso la sede della Fondazione Its Albatros, grazie alla disponibilità del presidente Paolo Bitto. Qui il ridotto pubblico rappresentato dalle Istituzioni contingentato per rispettare le normative anti contagio ha assistito dal vivo ad un altissimo momento musicale che sarà trasmesso attraverso i canali social ufficiali della manifestazione. Ad andare in scena il concerto dell’Ottetto d’Archi Siciliano, diretto dal M. Orazio Baronello con la Soprano solista Giulia Greco offerto dal Gruppo Caronte e Tourist. A rappresentare l’amministrazione comunale l’assessore alla cultura Enzo Caruso e l’assessore allo spettacolo Francesco Gallo. A conclusione la dimostrazione culinaria che ha messo a confronto alcuni piatti tipici della cucina veneziana con quelli della cucina messinese grazie allo chef stellato veneziano Giuseppe Galardi e curata da camera di Commercio, Fondazione Its Albatros, NonsoloCibus, l’associazione nazionale Cuochi. Tutta la manifestazione sarà a breve visibile nella sua interezza attraverso i canali social ufficiali legati all’evento.