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Lucia Giacomino, poetessa e poliedrica artista di origini pugliesi ma da anni residente nella città dello Stretto, ha ottenuto una Segnalazione di Merito nel prestigioso Concorso Letterario “Maria Costa” 2018.

La Giacomino non è nuova a queste affermazioni infatti già nel 2002 ottenne un brillante Quarto Posto ex aequo nel II Concorso Nazionale di Poesia “Comitato Progetto Uomo” e può vantare altre partecipazioni a concorsi letterari. La Cerimonia di Premiazione si è tenuta nel pomeriggio di sabato 29 dicembre 2018 presso la Chiesa Madre di Gesso, sui pittoreschi colli che sovrastano Messina. L’evento è stato organizzato dall’ASSOCIAZIONE A.T.S. “RINASCITA GESSO” presieduta da Tonino Macrì col patrocinio della Città Metropolitana di Messina, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Messina, del Centro Studi “Maria Costa” di Messina. Sponsor ufficiale evento l’agenzia Generale Allianz di Damiano Malfi.

Il Concorso è dedicato alla memoria della “Poetessa dello Stretto” Maria Costa scomparsa il 7 settembre 2016. Ha presentato la Cerimonia l’Avv. Silvana Paratore mentre il Coordinatore del Premio è il pittore, poeta, scrittore e musicista Jose’ Russotti. Tanti i partecipanti che hanno recitato i propri versi, quindi le premiazioni ed un conclusivo momento conviviale.

Tra le tre sezioni del Concorso Letterario “Maria Costa” Lucia Giacomino ha avuto la Segnalazione nella cat. A – Poesia in Lingua Italiana con l’intensa “Il TEMPO”, nella quale la Poetessa parla di Fibromialgia, patologia dalla quale è affetta. Le chiediamo a caldo cosa vuol esprimere con questi versi che, proprio per la Segnalazione ricevuta dalla qualificata Giuria, saranno inseriti nell’Antologia del Premio: “Sono versi pregni di dolore; proprio il dolore scaturito dalla fibromialgia ha ispirato questa poesia… Poi, come per incanto, lo stesso dolore mi conduce e mi guida verso una nuova dimensione, oltre quel tempo così tiranno e finalmente mi libera dalle catene della sofferenza, rendendomi libera”.

IL TEMPO

Non so piu’ chi sono!
Riflesso di un fragore interminabile…
Pezzi spigolosi squarciano la mia anima stanca.
Guardo l’orizzonte
Frenetico battito di un tragico presente.
Strappo dal mio petto sanguinante la nostalgia dei desideri spezzati
Sogni privi di stelle
Specchio del tuo percorrere
Frantumato dall’agonia di una solitudine infinita;
T’imploro di placare per pochi istanti l’interminabile tormento.
Asciugo le mie lacrime
Pietrificata da una lama tagliente .
Mi dimeno in uno spazio cosmico
Dimora della mia anima
Dispensatrice di pace.
Odo il tintinnio di una campana,
Il tic tac di un orologio.
Continui echi padroni del mio destino;
Flebili respiri
Coreografia di perché…
Pellicola deturpata, disgregata, frantumata.
Veglio le mie speranze
Le melodie di straordinarie percezioni
Proiezione Divina…
Mi rialzo dalla polvere
Tempio diseredato
Immemore cuore!
Messaggero di slanci vitali,
Cristalli puri
Epilogo inconsueto
Certezza improvvisa, germogliata.
Istinto che urla…
Abitudine nell’abitudine, prigione nella prigione;
Ripulisce le ragnatele
Mi libera dalle catene.
Sono finalmente libera…
POSSO VOLARE!

Lucia Giacomino