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Alla firma del contratto per la realizzazione del porto di Tremestieri il Sindaco Renato Accorinti aveva chiesto alla Coedmar, azienda aggiudicataria, di garantire la massima ricaduta in termini di occupazione per i lavoratori messinesi.

Ovviamente non si chiede di favorire aziende o lavoratori messinesi. Piuttosto, si intende creare le condizioni perché il “sistema-Messina” possa garantire all’aggiudicatario il miglior rendimento e al progetto la migliore riuscita, con aziende efficienti e manodopera produttiva. In linea con l’articolo 4 della Costituzione, l’Amministrazione Accorinti intende cioé “promuovere le condizioni che rendano effettivo il diritto di tutti i cittadini al lavoro”. Grazie al lavoro svolto da tutti (amministrazione e tecnici) sono finanziate diverse opere per quasi 300 milioni in città. Di fronte a questo, Messina e i messinesi non chiedono favori o mance; offrono opportunità, capacità produttiva, qualità.

Per questo, e per ottenere (come da intesa del 2014) che almeno il 50% dell’occupazione generata dall’opera possa interessare lavoratori messinesi, a margine della positiva riunione tecnica del 10 novembre tra Amministrazione e Coedmar per la verifica degli elaborati progettuali, l’Assessore allo Sviluppo economico e politiche del lavoro, Guido Signorino, e l’Assessore ai Lavori Pubblici, Sergio De Cola, hanno promosso un incontro tra azienda, imprese locali (ANCE), sindacati, Cassa Edile e Scuola edile, al fine di avviare una interlocuzione per gli opportuni interventi formativi sulla manodopera messinese in vista dell’apertura del cantiere.

L’azienda aveva esposto all’Amministrazione e al Genio Civile Opere Marittime gli interventi fatti per trasformare il progetto da definitivo a esecutivo, annunciando che nei primissimi giorni della prossima settimana trametterà ufficialmente il progetto esecutivo al Comune. L’Amministrazione invierà immediatamente gli elaborati al Genio Civile Opere Marittime per l’approvazione conclusiva e segnalerà al Governo l’avvenuta consegna del progetto, in modo che, grazie all’impegno di “accelerazione burocratica” assunto col Masterplan, l’approvazione possa pervenire nei tempi più rapidi e il cantiere possa essere aperto entro quest’anno, un obiettivo condiviso con il Ministro per il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti.

Quanto alla ricaduta occupazionale, non si ha ancora una stima del lavoro atteso. L’azienda ha comunque chiarito che, ferme restando le necessità di alta specializzazione legate alla gestione e alle manovre dei complessi macchinari, ha interesse ad avvalersi di maestranze locali, in particolare per l’ingente mole di opere a terra che dovranno essere realizzate.

I fabbisogni formativi specifici verranno valutati a seguito dell’avvio dei lavori; intanto il sistema della formazione locale (la Scuola edile e la Scuola per la sicurezza) è pronto a raccogliere le esigenze e a darvi le migliori risposte per garantire qualità e tempi di realizzazione del progetto.

Si è anche concordato che verranno definiti opportuni passaggi con la Prefettura per garantire trasparenza e legalità. L’Amministrazione, con l’accordo delle parti sociali, replicherà questa esperienza anche per la Via Don Blasco e per gli altri cantieri di prossimo avvio, per favorire la formazione e creare le condizioni per il diritto al lavoro dei messinesi.