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Nella serata di sabato, a Palazzo dei Leoni, sede della Città Metropolitana di Messina, è stata presentata la lista “Cento Passi per la Sicilia-Claudio Fava presidente”.

Il coordinatore provinciale Art 1 MDP Domenico Siracusano ha esordito spiegando come la lista sia nata da un percorso condiviso, che ha visto l’adesione e la partecipazione autentica di partiti di sinistra e movimenti civici, spinti dal desiderio di fare proprie le istanze del territorio e di un’area politica che pone al centro della riflessione politica i bisogni del cittadino e le disuguaglianze sociali.

I candidati hanno risposto alle domande dei giornalisti in aula dimostrando coesione e unità d’intenti. Ad alternarsi ai microfoni Ketty Bertuccelli (portavoce di Cambiamo Messina dal Basso ed espressione anche di Rifondazione comunista), Raffaella Campo (insegnante, consigliere comunale ed ex assessore della giunta Collica a Barcellona P.G., espressione del Movimento Città aperta), Marcello Corrao (già amministratore di Naso e punta di diamante di ART.1 nei Nebrodi), Giuseppe Grioli (ex consigliere provincialedi Messina ed ex segretario cittadino del Pd); Francesca Gullotta (insegnante, ex assessore di Taormina ed ex candidata sindaco a Taormina); Marcello Maurizio Rella (Consigliere comunale di Messina e dirigente nazionale di SI).

Sono stati toccati i punti cardine del programma di Claudio Fava che interessano in modo particolare la questione morale, la lotta alla mafia, una proposta integrata per la tutela e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali, il rilancio di una sanità pubblica che renda accessibili i servizi per tutti, il sostegno alla scuola, la gestione dei rifiuti attraverso la strategia rifiuti zero, ed infine i percorsi di integrazione ed inclusione dei migranti ed una legge quadro per le periferie contro la povertà ed il disagio sociale.

Interpellati in merito alle divisioni del centro-sinistra, i candidati hanno sottolineato come il progetto di Claudio Fava rappresenti la naturale conseguenza dello spostamento delle politiche del PD regionale verso destra. “La Lista Fava non nasce ‘contro’ qualcuno – hanno affermato – ma ‘per’ rappresentare una grossa fetta di cittadinanza di fatto esautorata e bisognosa di attenzioni. L’obiettivo ulteriore è quello di costruire un laboratorio politico che, attraverso una reale partecipazione, dal 5 novembre in poi possa tracciare un percorso nuovo anche in vista delle elezioni Politiche”.