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Diretta facebook del sindaco in cui emerge un quadro a tinte fosche della faccenda relativa all’Irccs Neurolesi. Intanto, pronta una nuova ordinanza dedicata esclusivamente ad imporre ai laboratori di analisi convenzionati con l’Asp. di lavorare h24 per l’emergenza. 

Volano gli stracci tra il sindaco De Luca e il direttore generale dell’Asp. Messina La Paglia. Secondo testuali parole pronunciate in diretta, De Luca “se ne frega” di quanto detto ieri dal direttore La Paglia,  che aveva rimarcato come il sindaco non avesse nessuna competenza in relazione all’Asp., perché è lui la massima autorità locale in materia di sanità e la burocrazia, la suddivisione di competenza si stanno rivelando fallimentari nella gestione della crisi. “A colpi di ordinanza” il sindaco intende affrontare la situazione.

Questo il testo dell’ultima: “Si ordina all’Asp. di Messina di organizzare e garantire i servizi di analisi del test tampone Coronavirus Covid-19, in maniera continuativa, h24 al fine di definire nel più breve tempo possibile le situazioni di criticità che possono determinare contagi per la collettività.”

“Inutile -continua De Luca- fare il tampone se poi si devono aspettare 48 ore prima di analizzarlo”, riferendosi alla chiusura dei laboratori di analisi nel fine settimana.

Intanto, ha fatto sapere atttaverso la lettura di una nota arrivatagli dal Neurolesi, due medici del centro hanno evidenziato la gravità della situazione e un numero di contagi ben più alto di quello che viene comunicato alla collettività. Ma non solo.

(…) “In particolar modo,  nella riorganizzazione ospedaliera che in queste ore stanno operando al Piemonte, c’è una commistione di medici e infermieri che sono stati esposti per giorni al contagio  presso la sede dei Colli San Rizzo, dove sia medici che infermieri sono stati esposti a numerosi pazienti contagiati e in più reparti, al punto che hanno deciso di mandare in ferie obbligate e senza aver effettuato prima dei tamponi, moltissimi infermieri. Di quelli restanti sono stati spostati al Piemonte numerosi altri, per aprire questo Covid hospital, ma già dentro il Piemonte sarebbero presenti già quattro medici contagiati, che hanno operato regolarmente fino a pochi giorni fa. Non sono stati effettuati tamponi a nessuno che non sia sintomatico. Neanche l’Asp. è a piena conoscenza della gravità della situazione. È elevatissimo il rischio di diffusione del virus, peraltro all’interno di una stessa struttura di emergenza.”

Al termine della lettura della nota, De Luca ha subito avvertito che quanto esposto sarà denunciato subito presso le autorità competenti, mentre l’assessore Musolino ha evidenziato che a norma del DPCM, gli infermieri non dovevano essere sottoposti a ferie forzate, ma dovevano essere esaminati tramite tamponi e isolati secondo le ormai note procedure.

Una situazione che si prefigura esplosiva, soprattutto se si considera che rischia di coinvolgere in maniera drammatica gli operatori sanitari in prima linea nell’affrontare l’emergenza.

Livia Di Vona