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Nel corso dei controlli condotti dai Carabinieri del Comando Provinciale di Messina per assicurare il rispetto della normativa per il contenimento del contagio da Covid-19, sono stati intensificati i posti di controllo lungo le arterie principali e nei quartieri cittadini più popolosi.
Nella giornata di ieri, in via Pietro Castelli, i Carabinieri della Stazione di Messina Principale hanno controllato un 33enne, gravato da alcuni precedenti di polizia ed originario del villaggio Zafferia, che, a bordo della propria autovettura, circolava per il capoluogo sebbene fosse sottoposto al regime di quarantena poiché risultato positivo al virus covid-19.
I militari hanno fermato l’auto durante un controllo stradale. Richiesti i documenti, l’automobilista ha quindi declinato le generalità. Dal riscontro effettuato attraverso le Banche Dati è emerso che, in realtà, la persona aveva falsamente fornito le generalità ed esibito la patente di guida del fratello. I carabinieri hanno pertanto approfondito gli accertamenti, risalendo alla corretta identificazione del fermato ed appurando il motivo per il quale aveva fornito le false generalità. Attraverso la consultazione della Banca Dati delle persone in isolamento, i militari dell’Arma hanno verificato che l’uomo era risultato positivo al Covid-19 qualche giorno prima a seguito di un tampone “molecolare” eseguito dall’ASP, e pertanto l’Autorità Sanitaria aveva disposto l’obbligo di restare in isolamento all’interno della propria abitazione.
Il 33enne è stato quindi denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Messina per false dichiarazioni sulla propria identità e per la violazione della quarantena che prevede una pena fino a 18 mesi di arresto. La misura di contenimento, infatti, impone in divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per soggetti posti in isolamento per i soggetti dichiarati positivi al Covid-19.