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Dopo due anni siamo ancora qui, la strada che porta a Portella Castanea è ancora chiusa e fa rabbia che dopo tutto questo tempo sia stato fatto poco ed adesso, con arrivo delle piogge e con l’inizio della scuola, il disagio si farà sentire pesantemente. 

L’arteria dovrebbe riaprire martedì (dopo la quarta proroga di divieto di transito), “ma la via è ancora in pessime condizioni”, spiega il Comitato sorto per monitorare i lavori dove due anni fa c’è stata una frana. “Non accettiamo più giustificazioni da parte dell’Amministrazione, così come altre proroghe. Ieri abbiamo fatto un sopralluogo nella strada mentre oggi dalle 16:30 alle 17:30, abbiamo indetto una protesta. Non possiamo più aspettare: è ora di rispettare le promesse”.

Il comitato è sorto qualche mese fa proprio per monitorare i lavori che prevedono la costruzione del muro di contenimento dove due anni fa c’è stato uno smottamento. Il gruppo di cittadini promotori della manifestazione, adesso, invita i cittadini ad essere presenti (nel rispetto della normativa anti-covid), per far comprendere l’importanza dell’arteria. Appuntamento davanti al locale Portella alle 16:00.

“Dovevano aprire la strada a metà agosto, poi a fine estate, poi a fine settembre, poi ancora a inizio ottobre e… La apriranno martedì? – si chiede il comitato – L’ultima scusa è stata la pioggia, che si commenta da sola e fa già ridere, perché bastava semplicemente iniziare prima gli interventi di pulizia. Parliamo della via di collegamento più veloce tra i villaggi collinari della zona Nord e la città. E il divieto di transito causa non pochi disagi, come abbiamo più volte evidenziato proprio per evitare perdite di tempo e ritardi, sollecitando interventi celeri”.

“Non accettiamo più giustificazioni da parte dell’Amministrazione, così come altre proroghe (quattro fino a questo momento). Un’Amministrazione che ci aveva promesso attenzione e puntualità e che, invece, ci ha preso in giro (a noi ma, in realtà, a tutti gli abitanti della zona) con ‘mini-proroghe’ e comunicati stampa sul nulla – conclude il Comitato – Oggi saremo lì, e martedì vogliamo la strada transitabile con il senso unico alternato regolato dal semaforo. Lavoratori e studenti hanno pagato abbastanza”.

Emanuele Morabito