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In diretta facebook il sindaco ha annunciato la chiusura totale di Messina, prevedendo misure ancora più stringenti di quelle previste per la zona rossa.

Il sindaco ha poi detto che bisogna fare in modo che il numero dei deceduti -di cui ha fatto una ricognizione a partire da marzo 2020- arrivi alla terribile cifra di 100, riferendosi poi anche al problema dei posti letto negli ospedali. “Un bollettino di guerra sufficiente per prendere decisioni oneste. Rischiamo a fine gennaio di avere più di 100 morti. Per non parlare dei contagi e dei posti letto negli ospedali. In terapia intensiva la disponibilità va dal 20% al 10% quindi c’è sofferenza, i posti si liberano purtroppo anche per via dei decessi”.

Ha introdotto le sue misure, spiegando che la zona rossa, così come concepita dal governo e ricalcata dal presidente della Regione Musumeci, non può essere sufficiente per Messina, che non dispone di una sanità in grado di fare fronte ad un’emergenza di questa portata.

“Non posso consentire che la città non mi segua in quello che io ho deciso- continua De Luca- Ho posto sulla scrivania le dimissioni. Se le cose non rientreranno vuol dire che non sono all’altezza di stare qui. E le dimissioni tra 19 giorni saranno operative. Non sono attaccato alla poltrona”.

L’ordinanza entrerà in vigore da lunedì 18 gennaio fino 28 gennaio, quindi 10 giorni.
Nel dettaglio, le misure. Quelle relative alla mobilità: rimangono quelle generali, cioè i divieti di movimento all’interno del comune di Messina se non per comprovati motivi di salute, lavoro, necessità ed urgenza, per rientrare al domicilio, per i volontari e per l’ingresso di prodotti alimentari, sanitari.
Resta consentito il transito anche verso altri comuni per la cura degli animali o dei terreni. Chiaramente sono consentiti gli spostamenti per ragioni di necessità (ad esempio accudire i genitori anziani).

Consentite le attività motorie (passeggiata) nel territorio in questi orari: dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 20.

Restano aperti solo supermercati, generi alimentari, farmacie, tabaccai, edicole, benzinai (dalle 8 alle 20) surgelati, parafarmacie, vendita alimenti per animali, rifornimento carburanti. Nell’allegato 23 sono indicate le attività che dovranno restare chiuse fino al 28 gennaio e potranno effettuare solo vendita a domicilio.

Ristorazione. Chiudono tutti gli esercizi del settore ristorazione (bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie etc) tranne il catering. Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio dalle 8 alle 24 nel rispetto delle misure restrittivi. Disposto il divieto di asporto.

Scuole chiuse in ogni ordine e grado fino al 28 mentre saranno in corso gli screening a tappeto. Ville e spazi verdi chiusi.

Parrucchieri, barbieri chiusi da MERCOLEDI’ 20 per consentire di smaltire le prenotazioni. Chiuse dal 20 le altre attività dell’ALLEGATO 24 ma lavanderie e tintorie possono svolgere servizio a domicilio.

Elettrauti e meccanici possono operare solo per il pronto intervento. Ottici, tolettature per animali, erboristerie, possono effettuare servizi SOLO SU PRENOTAZIONE.

Il sindaco ha poi chiuso la diretta rimandando a domani, nuovamente su Facebook, la risposta alle FAQ per chiarire dubbi in vista dell’entrata in vigore della nuova ordinanza.