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Nell’ambito della rassegna culturale del Caffè letterario, la scorsa domenica 4 novembre, è stato presentato il romanzo onirico del giornalista Santi Cautela “Il meraviglioso incubo di Prudence”, Casta Editore, 2018.

L’incontro letterario si è svolto all’interno di una cornice artistica che riconferma il forte legame dei diversi linguaggi espressivi: la pittura, la musica e il teatro.
L’autore ha dialogato con la giornalista della testata online Oggimilazzo Rossana Franzone, accompagnato dal sottofondo dei talenti alla chitarra di Andrea Messina e Marco Amoroso. L’artista Laura Marchese ha realizzato un’estemporanea live concretizzando in breve tempo il viso del personaggio immaginato dallo scrittore: Messer Leon de Prudence. Il pubblico è stato fortemente coinvolto dalla talentuosa Rosemary Calderone, attrice, che si è esibita in una performance incarnando il brivido del romanzo.
Santi Cautela, che vive tra Milazzo e Palermo, è giornalista e consulente per la comunicazione, collabora con politici e imprenditori come copywriter e social media manager. Inoltre è il curatore artistico del Caffè letterario del Totù, nato dall’esigenza di coinvolgere il grande pubblico giovanile e di sensibilizzarlo alla letteratura attraverso i diversi linguaggi dell’arte.
In passato l’autore ha scritto il libro di saggistica “Kennedy, un socialista alla Casa Bianca”, edito da Historica, incentrato sulla vita politica del presidente. Attualmente sta lavorando a un nuovo progetto che verrà presto presentato al grande pubblico.
Il romanzo “Il meraviglioso incubo di Prudence” racconta la storia di Messer Leon de Prudence, un giovane rampollo francese di fine ottocento, che vive le sue più profonde paure subendo un cambiamento irreversibile. Il protagonista affronterà un viaggio intriso di significati, incontrerà personaggi particolari e infine si confronterà con l’ultima sfida, quella che lo costringerà alla consapevolezza e alla conoscenza orrorifica della solitudine.
Con questo romanzo l’autore ha sperimentato il genere della narrativa storica e del terrore, le cui fonti sono rintracciabili in Arthur Conan Doyle e, soprattutto, in Edgar Allan Poe.
Ogni pagina è pervasa dall’angoscia, dal macabro e dall’orrore che coinvolge pienamente il lettore trascinandolo alla fine del romanzo, questo perché l’inquietudine è una componente intrisa nell’essere umano e, in quanto tale, va scandagliata e conosciuta. Spesso rappresenta l’interfaccia tra il mondo esterno e l’interiorità nella quale proliferano problematiche molto profonde.
Non a caso l’inquietudine è stata trattata dai più grandi autori della modernità.
Il tema di base del romanzo – dice lo scrittore durante la presentazione – è proprio la confusione giovanile che si trova dentro di noi insieme alle paure e ai sentimenti più puri.
Anche l’amore trova un riscontro nel romanzo, in quanto elemento irripetibile per costruire la sfaccettata identità del protagonista. Il romanzo è già disponibile nelle migliori librerie.

Valentina Michela Di Salvo