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Continua a rimanere al centro dell’attenzione politica la discarica emersa dalla sabbia, con le mareggiate del 2019, sulla spiaggia di Ponente, a due passi della bellissima Ngonia di Milazzo.

Presentata dal consigliere comunale Antonio Foti un’interrogazione sulla situazione della discarica di Ponente, in località Torretta, e il relativo iter di bonifica.

“Ritorniamo a riprendere, dopo qualche mese, la questione della discarica oggetto di un’azione costante portata avanti in aula consiliare dal gennaio 2020 ad oggi, tra interrogazioni, richieste di conferenze di capigruppo e di Consigli Comunali straordinari – afferma l’esponente del movimento Adesso Milazzo -. Un tema che già, nel gennaio 2021, avevo sottoposto all’amministrazione con riferimento al primo decreto MITE del 29 dicembre 2020 sui siti orfani, in cui venivano destinate alla Regione Siciliana circa 13 milioni e mezzo di euro. Apprendiamo oggi che lo stesso Ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato un ulteriore decreto, in data 22 novembre 2021, sempre sui siti orfani con riferimento al PNRR, in cui viene appunto inserito l’elenco dei siti orfani da riqualificare. In tale elenco, cui è presente la Regione Sicilia, manca però la Discarica di Ponente della Città di Milazzo.  La deputazione nazionale che già nel gennaio 2020 aveva preso impegni, in Consiglio Comunale, nei confronti della nostra città sull’azione da promuovere per la bonifica dell’area, ad oggi – prosegue il consigliere – si è limitata a qualche comunicato stampa. E, nella maggior parte dei casi, il silenzio tombale. La rappresentanza nazionale, soprattutto quella che oggi sostiene il Governo nazionale e la deputazione regionale intervengano e diano un segnale alla Città. In sinergia con l’Amministrazione e con il Consiglio Comunale, portino avanti azioni concrete per la bonifica del sito rinvenuto sulle coste del milazzese a causa di una forte mareggiata nel dicembre 2019. Sono già passati più di due anni e la comunità milazzese pretende risultati. Ci spieghino le motivazioni del perché Milazzo non è presente nell’elenco allegato al decreto del novembre 2021. Milazzo, Città che con fatica negli ultimi anni sta provando a scrivere una strategia improntata sulla promozione turistica e sede di Area Marina Protetta, non può oggi permettersi, su uno dei tratti di costa più suggestivi dell’intera Provincia, una discarica sulle nostre spiagge. Infine – conclude Foti – rivolgo, nuovamente, un invito al Presidente del Consiglio Comunale di Milazzo a convocare urgentemente una conferenza di capigruppo al fine di valutare nuovamente un Consiglio Comunale aperto alla presenza della deputazione nazionale e regionale affinché ognuno di loro possa esprimere e portare a conoscenza della cittadinanza le iniziative che hanno condotto proprio sulla discarica da gennaio 2020 ad oggi”.

Col documento presentato, nello specifico, si interroga il Sindaco al fine di conoscere quali iniziative e attività l’Amministrazione e l’Ufficio Ambiente del Comune hanno svolto nel corso degli ultimi mesi rispetto alla situazione della Discarica di Ponente con particolare riferimento all’avvio dei processi di bonifica e se sono state intrattenute interlocuzioni formali tra il Comune di Milazzo, la Presidenza della Regione Sicilia, l’Assessorato Regionale Ambiente e Territorio e il Ministero della Transizione Ecologica.

Il consigliere Damiano Maisano ha invece presentato una mozione con la quale chiede al consiglio comunale di impegnare il sindaco a formulare specifico atto d’indirizzo e chiarimento agli uffici e al dirigente competente per materia, per consentire, in caso di richiesta da parte di cittadini in evidente difficoltà, la rateizzazione del canone per la concessione della sepoltura comunale, nel pieno rispetto dell’articolo 29 del regolamento generale sulle entrate.

“Qualora tale soluzione fosse ritenuta non percorribile – scrive Maisano – si chiede sempre al sindaco di formulare atto di indirizzo al competente dirigente perché predisponga le necessarie modifiche ai regolamenti comunali, al fine di introdurre la possibilità, per le famiglie che versino in accertate condizioni economiche disagiate, di rateizzare il pagamento del canone per la concessione della sepoltura ai propri congiunti deceduti. In questo tempo di crisi, che purtroppo va anche accentuandosi, i casi di difficoltà economiche e di bisogno investono strati sempre più larghi di cittadini – continua Maisano – e non risparmiano neppure eventi di mortalità, nel caso in cui i congiunti di un defunto debbano fare ricorso alla concessione di un loculo comunale per la sepoltura. Casi che investono questo aspetto del problema si verificano sempre più spesso, con il riscontro che i richiedenti si vedono costretti a avanzare richiesta di rateizzazione dell’importo del loculo, ma di contro c’è il riscontro degli uffici che negano la possibilità di accogliere l’istanza di rateizzazione formulata con la motivazione che <<il regolamento comunale delle entrate non prevede la possibilità>>.  Ritengo invece che questi casi potrebbero rientrare proprio nel dettato del regolamento generale delle entrate comunali, che all’art. 29, alla voce Rateazioni prevede solo che <<in casi eccezionali, e qualora sia comprovata da idonea documentazione la sussistenza di gravi difficoltà economiche che non consentono l’assolvimento di un‘obbligazione tributaria e/o extratributaria, entro le scadenze previste, gli uffici possono consentire, previo atto formale, rateizzazione del debito in un massimo di n.12 rate mensili di pari importo, con l’applicazione degli interessi legali>>. Se c’è qualche intoppo, attraverso questa mozione intendo superarlo”.