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Atti vandalici nell’Area Marina Protetta. Dal mese di settembre il Consorzio di gestione ha registrato una serie di azioni intimidatorie che si sono susseguite fino a costringere il presidente Giovanni Mangano a presentare una denuncia ai Carabinieri.

Nell’ultimo mese si sono verificati diversi comportamenti incivili. Tra i tanti è stata per tre volte divelta la rete di recinzione che delimita il percorso naturalistico, è stata forzata la porta di ingresso di una “casermetta” e qualche giorno fa è stata trovata della colla all’interno del lucchetto che chiude la porta di ingresso della casermetta.
E ancora di più nella spiaggia “Pietre Rosse” è stato sgonfiato il gommone utilizzato dall’Amp per la sorveglianza e perlustrazione in mare.
«L’esposto – spiega Giovanni Mangano – è stato presentato in questi giorni dopo una serie di atti vandalici e furti che hanno tentato di danneggiarci. Vili atti del genere non rallenteranno minimamente l’attività che da oltre un anno stiamo portando avanti a salvaguardia del promontorio di Milazzo e per il rilancio e la valorizzazione del patrimonio naturalistico del Capo. Un lavoro svolto grazie anche al supporto degli operatori dell’Amp. Di certo questi episodi non ci intimoriscono e proseguiremo il nostro lavoro senza esitazione».