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In questi giorni i cittadini stanno ricevendo a domicilio le bollette della Tari relative all’anno 2020, inviate in ritardo rispetto alla normale tempistica per le note problematiche che hanno caratterizzato l’emissione dei ruoli nel periodo di competenza.
Diversi utenti stanno continuamente facendo notare agli uffici che l’importo della bolletta è notevole superiore rispetto agli anni precedenti.
Una circostanza che ha indotto il sindaco Pippo Midili a fornire dei chiarimenti e delle puntualizzazioni.
“I cittadini hanno ragione – afferma Midili – e le somme richieste riguardano un anno, il 2020 in cui era in carica un’altra Amministrazione e soprattutto la gestione del servizio rifiuti ha avuto un costo incredibile, ben 9 milioni e 200 mila euro. Un Piano economico che il precedente Consiglio comunale ha approvato. Considerato che i costi sono da ripartire totalmente tra gli utenti, ecco che si è registrato questo salasso, assurdo, ma sul quale purtroppo non si poteva far nulla. Anzi, a dire il vero, per le attività commerciali, siamo riusciti ad intervenire, ma solo nel febbraio del 2021 con una delibera, per ridurre i costi, limitatamente ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020. Cosa diversa per il 2021 dove l’agevolazione sarà valida per tutto l’anno. Inoltre anche la bolletta che sarà notificata per l’anno 2021 a tutte le utenze, sarà ridotta di almeno il 25 per cento rispetto all’anno precedente grazie al consistente incremento della raccolta differenziata. Nel 2020 i valori erano al di sotto del 5 per cento ed ecco perché alla fine tutto è finito sulle spalle dei cittadini.
Nessuna responsabilità pertanto può essere mossa a questa Amministrazione che si è limitata, non poteva fare diversamente nel rispetto della normativa, ad inviare le bollette, ma che da subito, consapevole della situazione, ha cercato di operare una svolta partendo dall’aumento della raccolta differenziata riuscendo oggi a superare il 60 per cento. Per questo, ripeto la Tari del 2021 sarà più leggera”.
Il sindaco ha voluto anche chiarire che la bolletta del 2019 risultava meno “pesante” in quanto in sede di calcolo dei costi, non si è tenuto conto di circa due milioni di euro che invece andavano inseriti e quindi ripartiti dagli utenti a causa di un errore degli uffici.