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La giunta municipale ha approvato oggi quattro delibere con le quali si assegnano alle società di mutuo soccorso delle aree all’interno del cimitero comunale, ponendo fine ad una questione che si trascinava da oltre cinque anni e che ha determinato anche dei contenziosi amministrativi con la nomina a palazzo dell’Aquila, da parte del Tar, di commissari ad acta.

Le società che saranno interessate al rilascio della concessione per la costruzione di nuove cappello sono quattro: “Ordine e Lavoro”, “Il Progresso”, “Natale Puglisi” e “Miglioramento”. Altre due invece si erano viste riconosciuto il loro diritto lo scorso mese di agosto con un provvedimento del commissario ad acta.
Le superfici assegnate a ciascuna Confraternita variano tra i 160 ed i 200 metri quadri. Il prezzo che è stato stabilito nel lontano 2012 è di 450 euro al mq e dunque complessivamente l’introito per le casse comunali, una volta firmate le convenzioni sarà di 480 mila euro.
Il pagamento del corrispettivo di concessione per la parte destinata a coprire il costo di redazione del progetto esecutivo e per la completa realizzazione delle opere di sistemazione dell’area dovrà essere versato al Comune, in ragione della quota spettante calcolata sulla base dei loculi realizzabili, in unica soluzione all’atto della sottoscrizione della convenzione. Convenzione che potrà essere stipulata una volta completato il progetto esecutivo.

“Si chiude una vera e propria telenovela – afferma il sindaco Pippo Midili – che si era aperta non capisco ancora per quale ragione. Nel corso dell’Amministrazione Pino quando avevamo approvato un chiaro atto di indirizzo al dirigente del settore Lavori Pubblici e Patrimonio per la predisposizione e la sottoscrizione alle società di una convenzione. Ed invece in questi anni tutto si era bloccato con le motivazioni più strane che mi sono state date quando da consigliere comunale sollevavo il problema. Una volta mi fu detto che si stava lavorando per predisporre la convenzione, poi improvvisamente che non si poteva fare nulla perché mancava il piano regolatore del cimitero. Cosa inverosimile visto che sino a questo momento si è costruito senza quello strumento urbanistico”.
L’assessore Maurizio Capone, proponente dei quattro provvedimenti adottati dall’Esecutivo, ha assicurato che “a stretto giro gli uffici definiranno le pratiche anche perché è assurdo che in una città come Milazzo si sia ritrovata a causa di ritardi senza loculi. Oggi abbiamo verificato che effettivamente la questione poteva chiudersi senza intoppi e soprattutto senza costringere il Comune a sborsare soldi per contenziosi e per pagare i commissari ad acta. Ma ormai guardiamo avanti”.

Il Comune intende impiegare i percettori del reddito di cittadinanza per garantire in modo efficace i servizi per la comunità. Lo si evince da una delibera di Giunta con la quale l’esecutivo ha approvato un progetto denominato “Custodia, pulizia e manutenzione e cura delle strutture comunali” rivolto a 20 persone, dieci delle quali individuate dai case-manager del progetto Pon inclusione e 10 individuati dal Centro per l’impiego. Il Comune sosterrà solo le spese per l’assicurazione, la formazione e la fornitura dei materiali, poco meno di 6000 euro. I percettori del reddito di cittadinanza saranno utilizzati per 8 ore settimanali o, previo consenso, fino a un massimo di 16 ore. Saranno affiancati da personale esistente all’interno del Comune. Il progetto, che avrà una durata di 12 mesi, prevede lo svolgimento di piccoli lavori manuali (pulizia, manutenzione, tinteggiatura, riparazioni di guasti e malfunzionamenti elettrici ed idraulici) da realizzare a supporto di attività di pulizia e manutenzione degli spazi aperti e chiusi della città, quali il palazzo municipale, gli asili nido, le scuole e gli edifici di competenza comunale.
“I Puc sono un’opportunità non solo per le città ma anche per le persone ¬ – afferma l’assessore ai servizi sociali Simone Magistri -. Un modo di dare dignità ai percettori del reddito di cittadinanza facendoli sentire utili alla collettività e parte del sistema economico e produttivo. In questo consiste il valore sociale del lavoro. Ritengo che queste persone rappresentino una risorsa per la nostra comunità e so che avremo riscontri positivi sulla qualità del servizio reso. Partiamo con un primo intervento che si propone di migliorare l’uso dei luoghi pubblici attraverso attività che rendano più accoglienti e ospitali le strutture e gli immobili di proprietà ed in uso al Comune, rappresentando, ne sono certo, un valore aggiunto per tutta la comunità in quanto aumenta la qualità dei servizi offerti e la sensibilizzazione dei cittadini al rispetto e alla tutela dei luoghi pubblici”.