Condividi:

Una rete sociale può garantire una migliore gestione dei beni comunali. L’idea espressa nella mozione del consigliere Massimo Bagli presentata al Presidente Nastasi, potrebbe essere discussa già nel prossimo Consiglio Comunale. La proposta di Bagli prevede la stesura di un Regolamento “al fine di consentire ai cittadini di svolgere interventi di cura, gestione condivisa e rigenerazione dei beni comuni urbani come singoli o attraverso le formazioni sociali in cui esplicano la propria personalità, stabilmente organizzate o meno, il cui ambito di applicazione deve riguardare le diverse modalità di collaborazione, più o meno strutturate, in materia di beni comuni urbani, beni cioè essenziali o funzionali al benessere della comunità locale a forte rischio di deperimento o congestione a causa di fenomeni di uso inappropriato o eccessivo e in particolare: aree pubbliche, aree verdi, aree private soggette a servitù di uso pubblico, patrimonio immobiliare comunale e beni mobili quali ad esempio fontane, monumenti e piazze.”

La mozione fa riferimento al sistema socio-solidale italiano, dove si contano numerose forme di azione diretta dei cittadini, singoli o associati, per la cura della città; tali forme di collaborazione, hanno trovato un riconoscimento all’interno dello Statuto comunale che riconosce la possibilità per i cittadini di concorrere direttamente all’amministrazione della città,

Gli interventi potranno riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di parchi, piazze, strade, fontane e monumenti ed in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano e saranno concordati con l’Amministrazione comunale.