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Rinviata la seduta sui precari, il consiglio comunale ha iniziato ad esitare alcuni debiti fuori bilancio iscritti all’ordine del giorno e prelevati su richiesta di Carmen Manna. Prima del voto il consigliere Rosario Piraino ha abbandonato l’Aula ritenendo il provvedimento carente di una motivazione con la quale il responsabile del procedimento giustificasse la proposta di liquidazione alla ditta creditrice di appena 12 mila euro a fronte di fatture dalla stessa emessa per 40 mila euro.
La proposta è comunque passata con 12 voti favorevoli e l’astensione dei consiglieri Bagli, Saraò, Magistri, Midili, De Gaetano, Nastasi, Capone e Russo Lydia. Tutte le proposte di riconoscimento di debiti fuori bilancio sono state dichiarate immediatamente esecutive e trasmesse alla Corte dei Conti. L’ultimo punto trattato dall’Aula è stata la modifica di un articolo relativo al mercato settimanale che ha ottenuto pure 12 voti favorevoli e l’astensione di Giovanni Di Bella.

Il consiglio comunale ha approvato con 17 voti favorevoli ed un astenuto la mozione presentata dalla consigliera Valentina Cocuzza relativa alla istituzione nel Comune di Milazzo del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (C.U.G.), già previsto da una legge nazionale del 2010.

Con la mozione la consigliera ha impegnato altresì il Sindaco e la Giunta a dare mandato al C.U.G. di adottare un regolamento interno di funzionamento entro 60 giorni dalla sua costituzione e nel rispetto delle linee guida contenute nella direttiva del marzo 2011.

“Negli ultimi anni le Pubbliche Amministrazioni hanno preso in crescente considerazione la dimensione del benessere organizzativo, nella consapevolezza che il miglioramento della performance di un’organizzazione è strettamente collegato ad una più attenta gestione e motivazione delle risorse umane – ha sottolineato Valentina Cocuzza – . Con il mio documento si chiede pertanto un impegno chiaro e trasparente da parte dell’amministrazione soprattutto nei confronti di quelle donne e di quegli uomini che da anni lavorano all’interno del comune di Milazzo tra le difficoltà e le amarezze di un insostenibile protrarsi del precariato, per un’equa valorizzazione del personale nell’ottica del benessere organizzativo interno.”