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Giovedì 24 riprenderanno i lavori consiliari in adunanza ordinaria. Sarà una tornata caratterizzata dalla trattazione di interrogazioni, tutte a firma del consigliere Antonio Foti, che chiameranno il sindaco e gli assessori a dare risposte su alcune importanti ed attuali problematiche cittadine.

All’ordine del giorno anche la proposta esitata dalla terza commissione consiliare per “Adesione alla Carta d’Intenti della Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per l’orientamento sessuale e l’Identità di genere (RE.A.DY.)”, e quindi la ratifica della deliberazione di giunta relativa ad una “Variazione d’urgenza al bilancio di previsione 2022-2024”.

Le interrogazioni Foti riguarderanno invece: “Efficientamento energetico e Comunità di Energie Rinnovabili e Solidali”; “Iter finanziamento Seconda linea depuratore comunale”; “Comuni per la sostenibilità e l’Efficienza energetica”, “Lavori della sicurezza stradale lungo la litoranea di Ponente”.
Particolarmente attesa però è quella delle multe al semaforo dell’asse viario, visto il dibattito acceso apertosi in città.

Troppi disagi nelle strade provinciali. A sollevare la questione i consiglieri comunali Fabiana Bambaci e Massimo Bagli che sollecitano un intervento degli uffici della Città Metropolitana per risolvere delle criticità che nel periodo invernale si accentuano.

«Soprattutto nel lungomare di Ponente – scrivono – con i semafori in tilt, si creano forti problemi alla viabilità sul ponte del torrente Mela che collega Barcellona a Milazzo. Ci chiediamo: perché ancora a distanza di 7 anni esiste il semaforo? La città metropolitana di Messina si è limitata a slogan e proclami ma il problema non è stato risolto. Tutto il territorio di sua competenza è abbandonato. Pensiamo all’area di Capo Milazzo ma anche alla zona di Grazia ancora oggi del tutto sprovvista di segnaletica. Attività – proseguono Bambaci e Bagli – che dovrebbero essere posta in essere automaticamente, ma che invece non vengono effettuate neppure ad impulso. I cittadini non possono più attendere. Non vogliono più attendere. Vogliamo sapere dall’Amministrazione provinciale a che punto è la pianificazione degli interventi nel nostro territorio”.